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31 Ottobre 2022

Bari: niente interrogazione per gli studenti che raccolgono le olive

Bari, l'iniziativa della professoressa del liceo Tedone: i ragazzi che raccolgono le olive non verranno interrogati

Non ci saranno interrogazioni per i ragazzi che vanno a raccogliere le olive. Questa l’iniziativa di Valeria Scaringella, la professoressa di 40 anni di Corato, insegnante presso il liceo Tedone di Grumo Appula (Bari). Un incentivo per i ragazzi a intraprendere un legame con la terra, cercando di apprezzare quelle che sono le tradizioni della propria regione.

Gli studenti dell'Alberghiero di Cassino raccolgono le olive -  LeggoCassino.it

Nessuna interrogazione: chi è andato a raccogliere le olive il giorno precedente non può essere interrogato per aver avuto poco tempo per studiare: “Se il giorno prima sei andato a raccogliere le olive, sei certo che nella mia ora non ti interrogo” dice la professoressa che specifica: «se il giorno prima ti sei svegliato alle 6 per andare a raccogliere le olive e torni a casa stanco, mettersi a studiare immagino non sia semplicissimo. Li giustifico ma devono dimostrarlo, anche con le unghie sporche, piuttosto che con le foto. Li giustifico perché per me la tradizione, la cultura, la cura del territorio e la bellezza della nostra terra passano anche da questo”.

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L’insegnante, inoltre si è soffermata su delle piccole insicurezze mostrate dagli studenti: “I ragazzi si vergognano, voglio incoraggiarli”.

Tanti adolescenti, dice, si vergognano di partecipare alle attività tradizionali della campagna: “Molti degli studenti sono coratini e da noi si sente molto questo legame con la terra, solo che gli adolescenti a volte tendono quasi a vergognarsene. A questa età non lo si apprezza molto, invece vorrei che imparassero a vedere il bello nell'albero di ulivo, in quello che stanno facendo, a lavorare e a sporcarsi le mani nel vero senso della parola” spiega la docente. Un lampo di genio, che può porre le fondamenta per diventare una proposta di alternanza scuola-lavoro, perché come da lei detto: “una giornata in campagna lascia molto di più”.

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Non si è fatta attendere la risposta degli studenti: l'iniziativa ha riscosso successo: «Ci tengono a far vedere che sono effettivamente andati in campagna portando anche la magliettina sporca di terra. I ragazzi hanno spesso bisogno di essere ascoltati e ti raccontano quello che vivono come un evento straordinario. Immagino che anche i loro parenti siano contenti”.

L'idea non ha come obbiettivo solo le olive ma il rapporto con la terra in generale: “A ottobre sono andati a vendemmiare e poi sono venuti a scuola con un bustone pieno dell'uva che hanno raccolto; altri vogliono portare la bottiglia dell'olio che hanno prodotto loro”.

Valeria Scaringella, arrivata quest’anno, ha già messo in evidenza il suo spirito propositivo, cercando di coinvolgere i suoi alunni in un qualcosa di tradizionale e, allo stesso tempo innovativo: “Sto tastando il territorio, vediamo se l'iniziativa si estenderà”. 

Siamo tutti curiosi di sapere se questa idea potrà imporsi nel tempo e, chissà, magari espandersi a macchia d’olio ed essere accolta con il medesimo entusiasmo dagli studenti delle scuole italiane.

@Redazione Sintony News