La famosa band sudcoreana dei BTS, è rimasta vittima del servizio militare obbligatorio. Ad annunciarlo l’agenzia del gruppo, precisando che nessun membro è escluso dal richiamo.
In Corea del Sud, il servizio militare è legge per tutti gli uomini adulti, con qualche eccezione: i BTS erano riusciti a rimandare la chiamata per via della decisione del governo, che li aveva riconosciuti come i più importanti artisti K-pop nella diffusione della cultura sudcoreana nel mondo.
L’agenzia HYBE ha comunicato che il primo a partire per la leva militare obbligatoria sarà Kim Seok-jin, alias Jin, il più "anziano" tra i componenti della band. Inoltre, l’agenzia ha precisato che saranno chiamati anche gli altri sei: J-Hope, Suga, Jungkook, V, RM e Jimin.
Lo scorso giugno, i BTS avevano dichiarato che si sarebbero allontanati per dedicarsi ai loro progetti solisti e, sabato si sono riuniti per un concerto gratuito a Busan con l’intento di sostenere la candidatura della città all’Expo 2030.
La loro etichetta discografica, BigHit Music ha spiegato che la band si ritroverà al completo nuovamente nel 2025, dopo aver terminato il servizio militare obbligatorio.
Questa decisione del governo ha destato parecchie polemiche: essendo esentati vari atleti olimpici e vari vincitori di medaglie ai Giochi asiatici, oltre che vari artisti, cantanti e ballerini di musica tradizionale vincitori di competizioni importanti. Dato che l’esenzione pone le radici sul fatto che questi individui hanno dimostrato di avere un talento o portato in alto il prestigio del Paese coreano, molti sostenitori della band ritenevano giusto che anche i BTS dovessero beneficiare della rinuncia alla leva militare obbligatoria.
@Redazione Sintony News