La prescolarizzazione, ovvero anticipare i bambini ad acquisire abilità scolastiche, certe volte potrebbe portare a conseguenze spiacevoli. Lo confermano un certo numero di studi statunitensi, secondo cui obbligare un bambino ad imparare a leggere e scrivere prima dei 6 anni avrebbe un effetto negativo dal punto di vista dello sviluppo cognitivo e socio-emotivo. Ad esempio, esperienze educative non adeguate al livello di sviluppo, possono portare conseguenze serie come sentimenti di inadeguatezza, ansia e confusione.
Nessun dato dimostra vantaggi di un’alfabetizzazione anticipata mentre ne esistono a favore del gioco libero. Infatti, alcune ricerche dimostrano che il gioco è il miglior modo per preparare i bambini al di sotto dei 6 anni a quella che sarà la vita in generale e scolastica. Apprendere attraverso il gioco prepara alla collaborazione, al problem solving e alla pazienza, senza creare inutili frustrazioni.
Peter Grey, psicologo di fama internazionale e professore al Boston College, rivendica l’importanza del gioco libero come mezzo naturale attraverso il quale i bambini educano sé stessi e imparano ad andare d’accordo con gli altri, a seguire le regole e a gestire le proprie emozioni. Per questi motivi crede fortemente nella rivalutazione del potere educativo del gioco, affinché l’interesse per l’apprendimento diventi il centro delle prime esperienze educative dei bambini, e non la prestazione.
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