A Golfo Aranci nasce una nuova città, una città marina. Si chiama Seaty e si legge city, ma che nel nome contiene la parola Sea, mare. Insieme al comune e alla Regione Sardegna, Worldrise ha delimitato un'area di mare lunga 1300 metri e larga 100 dove ora è vietato navigare e pescare. All'interno dell'area, la onlus da circa due mesi monitora gli ecosistemi marini, che grazie ai divieti di sfruttamento si stanno rigenerando con rapidità senza precedenti.
A Golfo Aranci arrivano studenti di biologia da tutta Europa, con tanto di borse di studio; ci sono cartelli informativi per strada e sott'acqua e due volte al mese vengono organizzate sessioni di yoga al tramonto. Ci sono poi sessioni di pulizia della spiaggia, che quest'anno hanno rimosso migliaia di rifiuti dalla spiaggia e dalle acque, compresi due materassi, 3 reti da pesca e 1755 mozziconi di sigaretta.
Worldrise ha portato in Italia la campagna 30x30: in linea con gli obiettivi globali dati dalle Nazioni Unite, entro il 2030 dovremmo rendere area protetta il 30% del mare italiano. l progetto Seaty è finanziato in questa fase iniziale da Fastweb, che da quest'anno è diventata una società benefit, e ha puntato tutto sulla trasformazione digitale sostenibile.
@MorenoPisano