405 milioni di euro al gruppo Meta per non aver protetto i dati dei minorenni. Ed è tra le sanzioni più alte mai emesse per la violazione del General Data Protection Regulation, il regolamento dell'Unione Europea sulla protezione dei dati personali promulgato nel 2018.
Come riporta TGcom24, l'inchiesta è iniziata nel 2020, dopo che erano arrivate diverse denunce secondo cui Instagram stava lasciando filtrare i dati dei minorenni iscritti sulla piattaforma con account di tipo "business", per cui le informazioni sono aperte in automatico. L'attività investigativa si è concentrata su minori tra i 13 e i 17 anni. "Abbiamo adottato la nostra decisione finale venerdì scorso, stabilendo una multa da 405 milioni di euro", ha dichiarato il portavoce del Data Protection Commissioner (DPC) irlandese, il principale regolatore della società madre di Instagram Meta Platforms Inc.
Si tratta della terza multa che il regolatore irlandese ha consegnato a Meta. La prima, di 225 milioni, è arrivata nel 2021, per la violazione della privacy su Whatsapp. La seconda, invece, è scattata a marzo 2022: 17milioni di euro per la mancata protezione dei dati su Facebook
@MorenoPisano