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26 Agosto 2022

Ucciso e torturato un cucciolo di orso nero in Messico: "Un crimine contro la biodiversità"

Il video della tortura del piccolo orso è diventato immediatamente virale scatenando l’ira degli altri utenti

Ci troviamo a Castaños, una cittadina del Messico nei pressi di Coahulia. Nelle scorse ore sta girando un video della cittadina in cui prendono e torturano a morte un indifeso cucciolo di orso nero scatenando l’ira del web.

Alcuni cittadini attivisti dichiarano che l’unica colpa dell’orso è stata quella di essersi avvicinato troppo alla comunità in cerca di cibo o acqua. L’esemplare dell’animale è in via di estinzione ed è anche un ”simbolo vivente della comunità di Coahuila”, ha dichiarato il governatore di stato, Miguel Riquelme: “ è stato maltrattato e ucciso, mentre tutti erano fermi a guardare. “Un crimine contro la biodiversità”.

L’orso nero vive, più precisamente, in alcuni stati settentrionali come: Nuevo León, Chihuahua, Sonora e Coahuila. Inoltre, è considerata una specie a rischio di estinzione a causa della frammentazione del suo habitat, la distruzione e trasformazione degli ambienti naturali causate dalle attività umane, e della caccia illegale.

Infatti, la Procuraduría Federal de Protección al Ambiente (Profepa), l’autorità di protezione della fauna selvatica ha dichiarato che verranno puniti tutti i responsabili della ripresa.

Il video in questione è stato girato e poi condiviso dagli abitanti diventando immediatamente virale su ogni social, ricevendo l’ira e l’indignazione di tutti gli altri utenti.

All’interno del video si vedono più persone che legano il cucciolo, di appena 4 mesi. L’orsetto è stato legato a terra dalle zampe, così da non permettergli il movimento, mentre i partecipanti del video tirano dalle corde fino al suo soffocamento.

Tutti i media locali e gli utenti dei social hanno immediatamente chiesto dei provvedimenti per i membri della polizia municipale, visto che appaiono divertiti in diverse fotografie e video insieme ad alcuni residenti.

“La disumanità di legare, picchiare e guardare un cucciolo di orso che viene ucciso è di persone che non provano dolore per la brutalità. Questo è il cancro sociale”. È l’intervento di Saskia Niño de Rivera, la presidentessa dell’associazione no.profit Reinserta, dove si cerca di rimuovere i circoli di violenza presenti nel paese.

Tuttavia, è stata messa in atto un’indagine sulla morte del piccolo esemplare in via di estinzione e dei suoi maltrattamenti, dalla Procura generale dello Stato. Inoltre, Profepa ha dichiarato che sta lavorando per scoprire l’identità dei partecipanti del video, così da informare le autorità e determinare gli elementi del reato. Infine arriva anche la risposta da parte di WWf, nella sezione dedicata ai crimini rivolti alla natura: “Queste azioni continuano ad essere al primo posto tra le minacce al nostro Pianeta”.  

 

 

@Redazione Sintony News