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Società e costume
21 Luglio 2022

Picchetto d'onore e colpo di sciabola: il sì della carabiniera alla sua sposa

Il matrimonio tra Elena, vicebrigadiere in servizio al Radiomobile Cassia di Roma e l'imprenditrice Claudia si è celebrato a Cefalù

Elena, vicebrigadiere in servizio al Radiomobile Cassia di Roma, e l'imprenditrice Claudia, il 18 luglio si sono dette sì a Cefalù, Palermo. Per loro picchetto d'onore in alta uniforme storica, con tanto di colpo di sciabola e tutti i riti tradizionali previsti dal protocollo cerimoniale dei carabinieri.

La notizia del giorno del Sì tra il vicebrigadiere Elena e Claudia rimbalza sui social, tra felicitazioni e polemiche. "Arma dei Carabinieri al passo con i tempi, che giustamente riconosce il diritto di Amare", si legge sotto i video delle spose. "Un'emozione incredibile, siete bellissime", il commento di un'invitata alla cerimonia.

Non è mancato nemmeno un gesto che di recente è finito al centro delle polemiche: il colpetto di sciabola sul sedere della sposa, mentre si inchina a raccogliere il cappello dello sposo (in questo caso sempre sposa era) che un collega ha provveduto a far cadere poco prima. 

I primi protagonisti di nozze gay nell'Arma nel 2018, dopo che Stato maggiore della Difesa ha imposto nel 2017 le linee guida sulle celebrazioni dei militari anche dello stesso sesso, furono Paolo, carabiniere, e Nunzio, il suo sposo, a Paestum.

 

@MorenoPisano