Marianna Vyscemyrska è diventata l’icona del bombardamento all’ospedale di Mariupol avvenuto lo scorso marzo. Era incinta e con addosso una coperta mentre correva tra le macerie della struttura finita nel mirino dei raid russi per mettersi in salvo: il volto insanguinato e la paura negli occhi. Le due foto, scattate dai giornalisti di Afp che in poche ore hanno fatto il giro del mondo.
La giovane blogger ucraina racconta quanto accaduto alla Bbc, in una lunga intervista: "C'è chi ha detto che fossi un'attrice, altri hanno detto invece che ho mentito sugli attacchi aerei che invece non ci sono mai stati: sono tutte bugie", così la 29enne ucraina che pochi dopo quel bombardamento ha dato alla luce sua figlia Veronika.
I diplomatici russi l'hanno persino accusata di aver "interpretato" non una, ma due donne diverse. "Ho ricevuto minacce in cui mi dicevano che sarebbero venuti a trovarmi, che sarei stata uccisa, che mia figlia sarebbe stato fatto a pezzi", dice raccontando la sua vita prima dell'invasione russa in cui come influencer promuoveva prodotti di bellezza, mentre il marito Yuri lavorava nell'acciaieria Azovstal, diventata icona della resistenza ucraina. Il 9 marzo stava chiacchierando con altre donne del reparto quando un'esplosione ha distrutto in parte l'ospedale. Le donne si sono rifugiate nel seminterrato con altri civili mentre Marianna ha raccolto ciò che poteva ed è fuggita, ed è in quel momento che è stata fotografata.
@MorenoPisano