Esordio scoppiettante all'Eurovision di Torino con la prima semifinale ricca di musica e spettacolo: sono saliti sul palco i primi 17 artisti in gara e di questi solo 10 si sono guadagnate un biglietto per la finale di sabato. Si tratta di Marius Bear (Svizzera), Rosa Linn (Armenia), Systur (Islanda), Monika Liu (Lituania), Maro (Portogallo), Subwoolfer (Norvegia), Amanda Georgiadi Tenfjord (Grecia), Kalush Orkestra (Ucraina), Moldavia (Zdob şi Zdub & Fraţii Advahov) e S10 (Paesi Bassi).

Due ore filate di diretta - con pochi intervalli di conduzione affidata a Laura Pausini, Alessandro Cattelan e Mika - che hanno messo al centro prevalentemente la musica. 

Applausi in particolare per la band ucraina "Kalush Orchestra", con il loro brano "Stefania", un mix di versi rap, hip hop e melodie tradizionali della musica popolare ucraina.  

L’ultima volta che l’Eurovision è stato ospitato in Italia era il 1991. 

Toccante invece l'esibizione di Diodato, che si è preso una rivincita dopo che l'edizione a cui avrebbe dovuto partecipare dopo la vittoria di Sanremo era stata annullata per la pandemia da Covid. Ieri sera, da ospite, ha portato sul palco una nuova versione della magica "Fai rumore", circondato da ballerini, stretti uno all’altro. Il contatto fisico e gli abbracci sono andati in scena proprio a rimarcare ciò che ci è mancato in questi ultimi anni.

@Marzia Diana