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6 Maggio 2022

Ecco come i giovani hanno vissuto la pandemia

Meno amici, molto Internet e famiglia più povera

I due anni di pandemia hanno cambiato radicalmente anche la vita quotidiana dei ragazzi.

E’ quanto emerge dal rapporto “Indagine sugli alunni delle scuole secondarie” appena pubblicato dall’Istat.

La crisi delle relazioni tra gli studenti in Italia si vede soprattutto nei rapporti con gli amici fuori dall’orario scolastico: rispetto a prima della pandemia è diminuita per il 50,5% degli alunni delle scuole secondarie, ben 1 su 2.

Anche se il 49% di loro ha sentito molto la mancanza dei compagni di scuola durante il distanziamento.

Così chat e social network sono stati in questi anni, “un’ancora di salvataggio”, visto che il ricorso alla tecnologia per comunicare è cresciuto per il 69,5% dei ragazzi.

Per quanto riguarda il ricorso a chat e social network, si assiste a un approccio leggermente divergente tra i studenti italiani e stranieri.

Pur essendo aumentato sia per gli alunni italiani che per gli stranieri, questi ultimi hanno compensato un po’ meno il distanziamento fisico dagli amici con la tecnologia: il loro utilizzo è aumentato per il 69,9% degli italiani e per il 64,1% dei ragazzi con origini estere.

Un periodo di tempo lunghissimo caratterizzato da restrizioni ha inevitabilmente fatto rimpiangere le attività di svago considerate “normali” nel tempo pre-pandemico.

A pochissimi non è mancato nulla (2,5% degli italiani e 6,6% degli stranieri). Tra le varie cose, poter esplorare Paesi e località viaggiando è ciò che è mancato di più agli alunni delle scuole secondarie (così per il 51%); subito, dopo, viene la libertà di uscire (49%).

Solo dopo, a distanza ravvicinatissima, viene la  frequentazione di “feste, cene e aperitivi” (48%).

Istat rileva che ben il 70,2% degli alunni delle scuole secondarie ha trovato più difficile seguire le lezioni a distanza, quasi il 51% segnala problemi di connessione a casa.

Anche qui la provenienza conta: i ragazzi stranieri hanno dovuto gestire situazioni logistiche più complesse durante la Dad.

In generale, comunque, frequentare la scuola online non ha convinto la larga maggioranza degli alunni delle scuole secondarie: il 67,7% preferisce la didattica in presenza; le ragazze quelle che la sostengono in maniera più convinta (69,5%) rispetto ai ragazzi (66,1%). Tra gli alunni stranieri, invece, il dato si abbassa notevolmente (60,3%).

 

@Moreno Pisano