Per il giorno della sua laurea ha deciso di indossare un paio di tacchi rossi con plateau. Fa notizia - non per le scarpe quanto invece per l'importante messaggio lanciato - la scelta del giovane Francesco, 27enne di Formia, che alla discussione della sua tesi all'Università degli Studi di Cassino si è presentato indossando dei tacchi vertiginosi, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne e della comunità LGBTQI+.
La sua tesi parlava infatti del rapporto fra il corpo e i diritti delle donne verso la loro autodeterminazione: "La consapevolezza della diversità umana e la voglia, in qualche modo, di difendere il diritto di ciascuno e ciascuna di noi ad essere diversi mi hanno spinto ad affrontare un tema così importante, così attuale e spesso non considerato da noi uomini – ha spiegato alle telecamere di Fanpage.it – Pensiamo sempre che i problemi delle donne siano solo delle donne, in realtà sono di tutte e tutti noi: il fatto che io non sia una donna e magari non subisca il gender pay gap non vuol dire che io non debba preoccuparmene". Questo studio gli è valso la votazione di 110 e lode in Scienze Sociali, Politiche e della Salute.
"Questo è il senso profondo della mia tesi – ha dichiarato il neo laureato – Io che ho goduto di un privilegio a metà, io maschio bianco ma omosessuale sempre sfuggente a cliché e stereotipi di genere ho voluto, dall'alto del mio semi privilegio tendere la mano al mondo femminile, parlare di donne e corpi e di diritti e di autodeterminazione in un tempo buio che ha visto passare in secondo piano il tema dei diritti civili".
E sui tacchi indossati: "Non ci sono stati appunti di alcun genere, solo tanti complimenti per aver superato un'ardua prova di tre ore su un tacco 14.".
@Marzia Diana