È una svolta storica: dal primo luglio fare la calciatrice in Italia sarà una professione a tutti gli effetti a norma di legge. Le giocatrici di Serie A diventeranno quindi le prime atlete professioniste nella storia dello sport italiano. Lo ha deciso la Federazione calcistica italiana (FIGC). Il Consiglio Federale ha completato le modifiche normative con riferimento al passaggio al professionismo per la Serie A femminile a partire dalla prossima stagione.
Finora il calcio femminile era inquadrato come dilettantistico: di conseguenza i compensi di giocatrici e dipendenti delle squadre venivano elargiti sotto forma di rimborsi e accordi privati e non c'erano compensi previdenziali, tutele assicurative e contrattazioni collettive. Dal 1° luglio invece le calciatrici di Serie A avranno ora diritto ad un contratto che assicura loro compensi adeguati, il versamento dei contributi previdenziali e le varie tutele. Cosa cambia? Lo spiega l'ex calciatrice italiana Carolina Morace: "In caso di maternità, ma anche di assistenza e previdenza – ha dichiarato Morace - Io ho le ginocchia rovinate, avrei avuto diritto alla pensione dopo tanti anni di professionismo. E avrei avuto la pensione e sicuramente dei punti per l'invalidità".
@Marzia Diana