Con il nuovo decreto il governo prevede che le aziende, a loro discrezione, possano concedere un buono carburante dell'ammontare massimo di 200 euro. Non sono previsti requisiti o tetti al reddito per potere accedere a questo benefit ma l'unico limite di cui parla la norma è che la misura è destinata ai lavoratori dipendenti di aziende private, infatti spetterà all'azienda decidere se e in che misura concederlo. Al momento è previsto che le aziende possano concedere un contributo fino a 258,23 euro annui in buoni acquisto, buoni carburante o buoni spesa. Nel 2020 e 2021, come misura di sostegno economico durante la pandemia, l'importo è stato raddoppiato a 516,46 euro. Ad oggi gasolio e benzina superano ancora i 2 euro al litro sia self service che servito. Il taglio agirà sulle accise, che oggi pesano circa il 55%-57% del costo finale. Si arriverà quindi a un carburante sugli 1,8 euro al litro: un prezzo alto, ma comunque nettamente più basso dei 2,4 euro raggiunti a inizio mese. una nota di Confindustria ha parlato di decreto «deludente perché non risolve strutturalmente il problema dei rincari dei prezzi energetici». L’associazione datoriale ha intravisto «rischi di incostituzionalità sugli extra profitti», e proprio con gli introiti del prelievo del 10% sugli extraprofitti delle società energetiche il Governo punterebbe a garantire la gran parte della copertura finanziaria del provvedimento.
@Moreno Pisano