L'ex fotografo romano Andrea Cisternino, rimasto a Kiev per accudire i cani del rifugio da lui fondato in Ucraina, è isolato in una zona in mano ai russi e la situazione è drammatica. È riuscito a lanciare l'allarme tramite il giornalista Claudio Locatelli, che si trova nella capitale per raccontare la guerra e si è mosso subito per cercare di aiutarlo: "Siamo senza acqua né cibo da più di 24 ore, aiutateci", ha detto Cisternino. "Mi trovo all'interno del rifugio con quattro persone, di cui tre donne, e 453 animali di tutte le specie. Siamo senza acqua da più di 24 ore, senza cibo per animali e umani. Chiediamo aiuto”.
Nel territorio in cui si trova c'è l'esercito russo e questo impedisce loro di uscire fuori dal rifugio. "Sono riusciti a recuperare l'acqua non potabile di un pozzo lì vicino, ma rischiano di morire di fame e di sete", denuncia Locatelli. "Per salvarlo occorrerebbe far arrivare soccorsi con la Croce Rossa, ma è necessario che ad attivarla sia il governo ucraino".
Cisternino nelle scorse settimane aveva deciso di non lasciare il rifugio nonostante i bombardamenti: "Sono pronto a morire con i miei animali", aveva raccontato in alcune interviste. Ora però, senza acqua né cibo, l'allarme è massimo. A seguire il caso è ora l'ambasciata italiana in Ucraina, ma pare che la situazione di Cisternino al momento sia "difficilmente raggiungibile".
@Marzia Diana