Dopo 13 anni, lo scorso novembre Britney Spears ha riconquistato la sua vita con lo stop alla tutela legale affidata al padre. Una battaglia che aveva letteralmente infuocato i social.
È di ieri invece un post in cui la cantante ha pubblicato un invito speciale che le è arrivato per raccontare la sua storia da due deputati americani, Charlie Chist ed Eric Salwell: vogliono averla al Congresso degli Stati Uniti per raccontare come ha riguadagnato il controllo della sua tutela legale. "Sono state portate alla luce molte questioni che sono comuni nel processo di tutela legale - si legge nella lettera - Particolarmente preoccupante è stata la notizia che, per anni, non è stata in grado di assumere un consulente legale per rappresentare gli interessi personali e finanziari. Altre questioni che circondano la petizione iniziale, l'eventuale permanenza della tutela e l'essere costretti a impegnarsi in un impiego contro la propria volontà, sono tutte preoccupanti".
Un invito "per descrivere con parole tue come hai ottenuto giustizia - si legge ancora - Non c'è dubbio che la tua storia darà potere a innumerevoli altri al di fuori dei milioni che sono già ispirati da te e dalla tua arte".
E la Spears si è detta lusingata: "In un momento di guarigione come sono ora, lo ripeto, non voglio essere una vittima, anche se sono la prima ad ammettere di essere abbastanza incasinata da tutto ciò ...Voglio aiutare gli altri in situazioni vulnerabili, prendere con coraggio. Sono fortunata ad avere una piccola cerchia di adorabili amici su cui posso contare, nel frattempo grazie al Congresso per avermi invitato alla Casa Bianca".
@Marzia Diana