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16 Febbraio 2022

Il referendum sulla cannabis bocciato dalla Corte costituzionale

La Consulta ha deciso: il referendum sulla depenalizzazione della coltivazione della cannabis non è passato

La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile il referendum sulla depenalizzazione della coltivazione della cannabis. "Il referendum non era sulla cannabis, ma sulle sostanze stupefacenti. Si faceva riferimento a sostanze che includono papavero, coca, le cosiddette droghe pesanti. E questo era sufficiente a farci violare obblighi internazionali", avrebbe detto il presidente della Consulta Giuliano Amato Amato in conferenza stampa, spiegando la bocciatura del quesito. Il patto era che la cannas non fosse utilizzata per fini di spaccio, e il quesito proponeva di depenalizzare la coltivazione della cannabis. E quindi anche di eliminare la pena del carcere prevista per le condotte illecite legate all’uso e al consumo della sostanza, a eccezione dell’associazione finalizzata a traffico illecito. Ma anche di dire stop alla sospensione della patente per chi è accusato di una qualsiasi condotta riconducibile all’uso della sostanza. Il presidente Amato ha motivato la decisione affermando che il quesito referendario riguardava la coltivazione di stupefacenti fra cui anche il papavero e la coca.
 

 

@Monica Magro