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9 Febbraio 2022

Pechino 2022, cosa c'è dietro le lacrime di Arianna Fontana

Il pianto di Arianna Fontana sul podio di Pechino 2022 è frutto anche della concorrenza sleale e del gioco sporco subito

Le lacrime di Arianna Fontana sul podio delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022 celebrano le emozioni dell'atleta e della donna che è entrata nella storia dello sport italiano. Ma dietro il pianto c'è molto di più, una storia personale e sportiva molto dura che l'ha portata sul gradino più alto del podio da separata in casa. Una situazione divenuta pesante, irrecuperabile al punto da emigrare all'estero (in Ungheria) assieme al marito/tecnico, Anthony Lobello, per allenarsi. Restare in Italia era impossibile per quanto accaduto e raccontato.

"Io e il mio allenatore abbiamo dovuto superare molte cose, situazioni difficili – le parole di Fontana -. C’erano persone che non ci volevano qui, adesso. Non ci hanno aiutato, anzi. Hanno provato a non farci arrivare qui trovando il modo di farci male. Però ce l’abbiamo fatta. La federazione non mi ha aiutato molto con la decisione di avere mio marito come allenatore ma è stata la migliore perché oggi sono qui a festeggiare un altro oro". 

"La prima stagione dopo Pyeongchang 2018 c’erano atleti maschi che mi prendevano di mira sul ghiaccio, facendomi cadere – ha spiegato Fontana nell'intervista a Repubblica -. Provavano ad attaccarmi ogni volta che ne avevano l’opportunità. Non era sicuro per me allenarmi in Italia con la squadra e questo è uno dei motivi per cui me ne sono dovuta andare in Ungheria".

Milan 2026 è il prossimo appuntamento. Arianna Fontana lo dice chiaramente: "Per Milano-Cortina dovranno cambiare tante cose – ha rivelato dopo la premiazione -. Se non cambieranno, mi vedrete in un'altra veste. Non rimetto me, il mio allenatore e la mia famiglia nella situazione in cui siamo già stati".

 

 

 

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