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7 Febbraio 2022

A Bari banchi di scuola in disuso diventano cucce per animali senza tetto

Tre ragazzi contro il randagismo hanno dato vita all'associazione Scarti: l'obiettivo è produrre centinaia di casette per cani e gatti

Riciclo e lotta al randagismo, da queste sensibilità nasce l'idea di tre giovani baresi che hanno dato vita all'associazione Scarti: recuperare banchi malandati che le scuole non utilizzano più e, con il legno, costruire cucce per cani e gatti randagi. Centinaia, da donare alle associazioni e alle colonie feline della città. Il progetto è di Angelica Del Vecchio, artista e grafica ventiduenne, Giacomo Dionisio (23 anni) e Maurizio Di Luzio (32 anni), entrambi artigiani. Tutto è cominciato tra la fine del 2020 e l'inizio del 2021. "Frequentiamo il laboratorio d'artigianato di Spazio 13 - racconta la presidente Angelica a Repubblica - e conosciamo le collaboratrici scolastiche del liceo Bianchi-Dottula, lì vicino. Ci dissero che avevano alcuni banchi, non sapevano che farsene e ci domandarono se eravamo interessati a recuperarli. Erano sostanzialmente in buono stato, il legno si poteva riutilizzare nonostante fossero rotti e quindi non si potessero più tenere nelle aule". E improvvisamente è venuta in mente l'idea delle cucce: "Non sapevamo come trasformarli e l'idea è venuta parlando tra noi. Abbiamo letto diversi articoli che affrontavano il tema del randagismo, grande problema in Italia, e allora abbiamo pensato di aiutare gli animali che non hanno una casa e che vivono nei canili o nelle colonie feline". Il trio ha partecipato al bando regionale Pin, a febbraio dello scorso anno, e ad aprile ha scoperto di aver vinto il finanziamento. E hanno iniziato a progettare il futuro. A ottobre hanno avviato l'associazione Scarti: sino a ora hanno raccolto quasi cinquecento banchi in disuso - anche da altre scuole come la Tommaso Fiore - conservati sempre a Spazio 13, dove operano. Ma non bastano: ne servono almeno altri cento. E in più ritirano scarti ottenuti dalla lavorazione dei parquet e altri mobili usati. L'obiettivo è produrre qualche centinaio di cucce. Ma serve tempo.

 

@Sintony News