News

Attualità
27 Gennaio 2022

Il 27 gennaio è la Giornata della Memoria: per non dimenticare le vittime dell'Olocausto

La celebrazione ufficiale del Giorno della Memoria si terrà, quest’anno, al Ministero dell’Istruzione

Era il 27 gennaio del 1945 quando i sovietici dell'Armata Rossa liberarono il campo di sterminio di Auschwitz, scoperto per caso mentre si dirigevano verso Berlino. I pochi sopravvissuti rivelarono così a tutto il mondo l'orrore del genocidio nazista. 

Per ricordare lo sterminio di oltre 6 milioni di ebrei è stato istituito nel 2005 il "Giorno della Memoria”, per volere dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite: un modo per ricordare per sempre, per non dimenticare la Shoah e tutte le altre terribili persecuzioni nei confronti dei popoli in tutto il mondo. 

Quando le truppe russe entrarono ad Auschwitz trovarono circa 7000 prigionieri in condizioni disumane e una valanga di scarpe, indumenti e altri oggetti. Poi scoprirono i forni crematori e i resti di tanti altri esseri umani nelle fosse comuni. 

La celebrazione ufficiale del Giorno della Memoria si terrà, quest’anno, al Ministero dell’Istruzione. La cerimonia si svolgerà a partire dalle 11, e sarà trasmessa in diretta su Rai Uno. Parteciperanno il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI), Noemi Di Segni.

"È necessario ricordare lo sterminio di milioni di ebrei e persone di diverse nazionalità e fedi religiose”, ha dichiarato Papa Francesco durante l'udienza generale di ieri, “Non deve più ripetersi questa indicibile crudeltà. Faccio appello a tutti, specialmente agli educatori e alle famiglie, perché favoriscano nelle nuove generazioni la consapevolezza di questo orrore, di questa pagina nera della storia. Essa non va dimenticata affinché si possa costruire un futuro dove la dignità umana non sia più calpestata".

Oggi, nella Giornata della Memoria, abbiamo il dovere di riflettere e ricordare l’orrore e le atrocità di cui è stato capace l’uomo in un passato che non è poi così lontano da noi, e trovare la forza e la determinazione per far sì che il seme insidioso e aberrante dell’antisemitismo e dell’odio non trovi mai più terreno dove attecchire. Offenderemmo la memoria di tutti quegli innocenti portati alla morte - bambini, donne, uomini, anziani - se consentissimo al presente di mettere da parte il passato. Quella odierna deve essere una giornata di profonda riflessione che ci impegna non solo a tramandare la memoria della Shoah, ma anche a riflettere sulle sue radici e sulle sue terribili conseguenze”. Lo ha detto il Presidente della Regione Christian Solinas in occasione della ricorrenza istituita nel 2000 per commemorare le vittime dell'Olocausto compiuto dalla ferocia nazista e ricordare il sacrificio di tutti coloro che misero a rischio la propria vita per proteggere i perseguitati, opponendosi al progetto scellerato di sterminio del popolo ebraico. In questa stessa data di settantasette anni fa i cancelli di Auschwitz venivano aperti dalle truppe sovietiche, che documentarono l’orrore dei campi di concentramento. 

“La memoria, per essere tramandata di generazione in generazione, ha bisogno di essere alimentata. Nutriamola con convinzione e determinazione – ha proseguito il Presidente - ricordando come l’uomo, nato per dare amare e proteggere la vita, si sia spogliato di ogni principio e valore di umanità e spinto dalla follia del totalitarismo razziale sia stato capace di costruire e perseguire la morte”. 

Rivolgendosi ai giovani sardi il Presidente Solinas ha sottolineato l’urgenza di costruire ponti contro la violenza e della necessità, sempre viva e impellente, di alimentare la cultura del dialogo e la pace: “Il futuro è nelle vostre mani – dice il Presidente - siate capaci di costruirlo basando le vostre azioni sul rispetto gli uni degli altri, debellando una volta per tutte il germe dell’antisemitismo, della discriminazione, dell’intolleranza, per la creazione di una società libera e aperta, improntata al rispetto della dignità di ogni essere umano e che sappia fare della pace e della fratellanzavalori vivi, imprescindibili e insuperabili”.

 


 

 

@Marzia Diana