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12 Dicembre 2021

Sanremo, esiste un complotto contro i Jalisse?

Sulle pagine di Dagospia alcune frasi sul duo che ha vinto Sanremo nel 1997

E' arrivata la 25 esima esclusione da Sanremo per i Jalisse, come se fosse un anniversario importante, dopo il trionfo a sorpresa nel 1997 con il brano "Fiumi di parole" e il successivo, dignitosissimo, quarto posto all'Eurovision Song Contest di Dublino. Il duo di marito e moglie, Fabio Ricci e Alessandra Drusian, che da allora sono stati fatti fuori dalla musica che conta vengono ora tirati in ballo in un presunto complotto dalle pagine di Dagospia. Le porte dell'Ariston restano chiuse ai Jalisse per colpa "dei testi (non memorabili), delle melodie (in linea con la media sanremese), del nome Jalisse (ma che vor dì)?" scirve Dagospia, ma dietro il "Mistero" potrebbe esserci dell'altro. Basti pensare a quanto scrisse il critico televisivo Aldo Grasso: "Dopo Ustica, l’altro mistero d’Italia restano"i Jalisse. Il sito va alla ricerca degli indizi sulle cronache dell'epoca del trionfo di Fiumi di parole e tra le memorie degli osservatori. Come il giornalista sportivo e autore Marino Bartoletti, esperto del mondo sanremese: "E’ chiaro che l’anatema Jalisse (in fondo immeritato perché gli interpreti erano bravi e la loro canzone decorosissima) segnò l’edizione del Festival ‘97 (...) Il vero problema dei vincitori fu che tra le canzoni sconfitte ce ne fu una che sarebbe passata alla storia: 'E dimmi che non vuoi morire'. Un trittico micidiale: Vasco Rossi e Gaetano Curreri come autori, Patty Pravo come interprete...". Insomma una vendetta indiretta per aver rotto le uova nel paniere della canzone. Il papà di Striscia la notizia Antonio Ricci nella prefazione di un libro scrive senza fraintendimenti: “Sanremo si divide in A.J. e P.J., Ante Jalisse e Post Jalisse. Il Sanremo prima di loro era torbido e effervescente. Vincere era importantissimo, si vendevano dischi e partivano tournee per tutta l’Italia, feste patronali comprese. Il Sanremo dopo i Jalisse non fu più lo stesso. I vincitori di quell’anno, invece di essere lanciati verso un radioso futuro, evaporarono. Da allora vincere Sanremo non fu più importante. Dopo due mesi il cantante vincitore viene dimenticato. La manifestazione si è trasformata da gara canora a trasmissione televisiva. Ora conta chi la presenta e che ospiti riesce a convocare…”

 

 

@Moreno Pisano