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29 Ottobre 2021

Vietate gonne corte e scollature: polemiche sull'ordinanza del sindaco di Terni

Multe dai 200 ai 500 euro per chi usa segni “di richiamo, di invito e di saluto allusivo”

Proibito l’abbigliamento ambiguo e indecoroso”. Vietate gonne corte e scollature. Questa la decisione del sindaco leghista di Terni, Leonardo Latini, per proibire quei comportamenti che, dice, turbano "il decoro e la vivibilità dei luoghi" cittadini. Tra gli atteggiamenti "diretti in modo non equivoco ad offrire prestazioni sessuali a pagamento" rientra anche "mostrare nudità".

L’ordinanza del primo cittadino è valida dal 1 ottobre al 31 gennaio 2022. Giudicare comportamenti non decorosi o se il vestiario delle donne è discinto sarà compito esclusivo delle forze dell’ordine.

Previste multe dai 200 ai 500 euro per chi usa segni “di richiamo, di invito e di saluto allusivo”. Vietato anche “chiedere informazioni ai soggetti che pongono in essere gli atteggiamenti sopraindicati”. Per chi lo fa al volante, causando problemi alla viabilità, sanzione ulteriore. 

"Alla base dell'ordinanza", ha detto il sindaco, "c’è l’aumento della prostituzione in strada e la conseguente insicurezza per i cittadini”. Ma anche l'obiettivo di limitare “urla, schiamazzi, con epiteti verbali nei confronti di tali soggetti da parte di potenziali clienti, rumori di veicoli con brusche frenate e ripartenze, portiere d’auto o ancora contrattazioni ad alta voce delle prestazioni e reiterati alterchi che spesso degenerano in vere e proprie risse".

 

 

@Marzia Diana