Oggi, 29 settembre, è la giornata internazionale della consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari: la seconda organizzata dalla Fao (Agenzia delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) e dall’Unep (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente).
Gli sprechi più frequenti? Secondo il rapporto Waste Watcher G8 avvengono per la maggior parte quando il cibo è già stato acquistato dal cliente, per diversi motivi.
Il 44% delle famiglie, ad esempio, dimentica la data di scadenza dei prodotti, il 40% ne acquista quantità troppo grandi e il 33% cucina troppo cibo ed è costretto poi a buttarlo. E queste percentuali sono praticamente uguali in tutti i Paesi in cui è stata condotta l'indagine: Italia, Russia, Cina, Stati Uniti, Spagna, Germania, Regno Unito e Canada.
La causa più comune in assoluto dello spreco di cibo è quella di dimenticarsi di aver acquistato il prodotto, che poi finisce per scadere.
Nelle classifiche recenti però l'Italia è risultata la meno "sprecona": tra tutti i Paesi del G8 è quella che butta via meno cibo in assoluto.
@Marzia Diana