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17 Settembre 2021

Stipendio sospeso e sanzioni: tutte le regole del nuovo decreto sul Green pass

I tamponi saranno gratuiti solo per gli esenti dal vaccino: stop allo stipendio già dal primo giorno per chi è senza pass

Dal 15 ottobre per ventitré milioni di lavoratori in tutta Italia sarà obbligatorio avere il Green pass per poter accedere al posto di lavoro. Pubblico o privato che sia. Quindi: aver fatto almeno la prima dose di vaccino, essere guariti dal Covid nei sei mesi precedenti o aver fatto il tampone (se rapido la validità è di 48 ore, se molecolare invece è di 72). 

Pe chi non avrà il Qr code scatteranno le sanzioni: non si potrà mai arrivare al licenziamento - su questo il governo è stato chiaro - ma scatterà la sospensione del rapporto di lavoro dal quinto giorno senza pass, e lo stop allo stipendio già dal primo. E poi ci sono anche le multe: da 600 fino a 1500 euro.

I tamponi avranno prezzi calmierati nelle farmacie: 8 euro per i minorenni, 15 per i maggiorenni, e saranno gratuiti invece per chi è esente dalla vaccinazione. Lo ha precisato il ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa. Per i controlli è specificato che "i datori di lavoro sono tenuti a verificare il rispetto delle prescrizioni". 

Il green pass rilasciato sulla base di un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo ha una validità di quarantotto ore dall'esecuzione del test "antigenico rapido e di 72 ore dall'esecuzione del test molecolare". 

Chi sono i lavoratori coinvolti? In sostanza tutti: pubblici e privati, autonomi o dipendenti, partite iva, colf, nessuno escluso. "Chiunque svolge un'attività lavorativa" per accedere al luogo di lavoro è obbligato a "possedere e esibire la certificazione", si legge nel decreto.

 

@Marzia Diana