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6 Settembre 2021

Ecco le nuove multe per il divieto di sosta

Arriva una super-stangata su chi non rispetterà il divieto di sosta nei parcheggi riservati: il decreto Infrastrutture approvato dal Consiglio dei ministri introduce sanzioni che vanno da 328 euro per i ciclomotori a 670 euro per le auto.

Tra poco bisognerà stare più attenti perché le nuove multe per divieto di sosta sono in agguato. Tutto è contenuto in un decreto legge che punisce più duramente la sosta selvaggia e che rivede anche gli spazi pubblici a disposizione, concedendo qualche deroga finora non prevista. La «mazzata» più grossa tra le nuove multe per divieto di sosta è riservata a chi fa finta di niente e lascia la macchina in un posto riservato ai disabili, pur non avendo né il diritto né il relativo contrassegno. Finora, il Codice della strada prevedeva per chi lasciava l’auto in un posto riservato ai disabili una sanzione da 84 a 335 euro. Il nuovo decreto raddoppia praticamente la sanzione, portando il minimo da 84 a 168 euro ed il massimo da 335 a 672 euro. Multe raddoppiate anche per chi parcheggia negli stalli riservati ai portatori di handicap: 80 euro anziché 41 per chi lascia ciclomotori e motoveicoli a due ruote; 165 euro anziché 87 per tutti gli altri veicoli. Prevista una sanzione di 87 euro anche per chi parcheggia senza permesso negli stalli rosa, cioè quelli riservati alle donne in stato di gravidanza e ai genitori con bambini fino a due anni di età. In cambio, il decreto contempla la possibilità per i Comuni di aumentare gli spazi riservati per la sosta, dedicandone di più alle auto elettriche e agli stalli rosa. Ci potranno essere, inoltre, dei posti riservati per la sosta temporanea o permanente in determinati orari, giorni o periodi, che interesseranno pure i veicoli per il trasporto scolastico. Cambiano, infine, le dimensioni massime dei veicoli autoarticolati e autosnodati: da 16,50 metri a 18 metri. Autosnodati e filosnodati adibiti al trasporto rapido di massa potranno arrivare fino a 24 metri su certi itinerari autorizzati dal ministero delle Infrastrutture.