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Società e costume
20 Agosto 2021

Al mare meglio non abbronzarsi, la moda delle dive di Hollywood per rimanere pallide

Senso estetico e cura della pelle tra le motivazioni che portano ad evitare l’abbronzatura
Sfilata Chanel

E’ arrivato il momento di misurare l’abbronzatura, quale pantone abbiamo raggiunto in questa caldissima estate? La moda la dettano le star che decidono di andare al mare senza abbronzarsi: Kristen Stewart e Robert Pattinson che sono stati vampiri al cinema, coppia sul set e, per un periodo, anche nella vita reale, condividono la stessa totale intolleranza verso i raggi solari. 

Charlize Theron ha dichiarato che si è sempre trovata più bella pallida e senza abbronzatura. Per questo, sin da quando era ragazzina ha sempre evitato di esporsi ai raggi del sole e non ha alcuna intenzione di iniziare a farlo ora che è una donna adulta.

 

Basta guardare il suo colorito di Nicole Kidman, per capire che non è una grande fan dell’abbronzatura. La stella del cinema, pur essendo, ironia della sorte, nata ad Honolulu, isole Hawaii, sarebbe addirittura terrorizzata dal sole: se costretta a esporsi ai raggi solari utilizza una protezione 100 per salvaguardare la propria pelle.

 

 

Tra tutte però emerge Madonna e il suo parta ombrelli. La star è così fiera della sua carnagione chiara ha assunto due persone con il ruolo di portaombrelli. Sono la sua ombra, letteralmente parlando, e accompagnano la star per le strade, in spiaggia, e persino in acqua, reggendole l’ombrello. E chi non ha porta ombrelli cosa può fare? I capisaldi sono sempre gli stessi: crema solare protezione alta, abiti leggeri ma coprenti, pareo, cappello e fondotinta.

Se nel passato la “tintarella di luna” era prerogativa di nobili e ricchi, a cambiare le abitudini ci pensò Coco Chanel, che negli anni ’20 tornò da una crociera in Costa Azzurra con una bella abbronzatura; rientrata a Parigi scatenò l’invidia di fan e clienti. Il vero boom arrivò più tardi, negli anni ’60, con maggiori possibilità di viaggiare verso paesi esotici e mediterranei. A quei tempi c’era poca informazione sui rischi del sole e le creme protettive non erano particolarmente diffuse. Infine la situazione degenera tra gli anni ’80 e ’90, quando il culto delle supermodelle trasforma la tintarella in una vera e propria ossessione, con donne che trascorrono ore in spiaggia d’estate e nei solarium d’inverno.

 

@Moreno Pisano