L’Economist Intelligence Unite ha pubblicato una classifica, la “Global Liveability Index 2021”, stilata dopo aver messo a confronto i parametri della qualità di vita di 140 città del mondo: sistema sanitario, cultura, ambiente, infrastrutture e istruzione.
La pandemia da Covid-19 ha stravolto la classifica del 2021, rispetto al 2020 quest’anno sul podio possiamo trovare:
Al primo posto, con 96 punti, la città di Auckland, Nuova Zelanda, la quale nel 2020 occupava il sesto posto;
Al secondo posto, con 94.2 punti, la città di Osaka, Giappone;
Al terzo posto, con 94 punti, la città di Adelaide, Australia.
A seguire, nei primi dieci posti, ci sono: Wellington, Nuova Zelanda; Tokyo, Giappone; Perth, Australia; Zurigo, Svizzera; Ginevra, Svizzera; Melbourne Australia; Brisbane, Australia.
Le città europee che hanno perso posizione nella classifica sono: Germania, Francoforte, Amburgo e Dusseldorf. Roma, invece, si è posizionata 57°.
Secondo lo studio condotto da The Economist le dieci città in cui si vive peggio nel mondo sono: Damasco, Siria; Lagos, Nigeria; Port Moresby, Papua Nuova Guinea; Dhaka, Bangladesh; Algeri, Algeria; Tripoli, Libia; Karachi, Pakistan, Harare, Zimbabwe; Douala, Cameroon e Caracas, Venezuela.