Dopo aver lasciato la vita di corte, Harry e Meghan tornano a far parlare di loro. Infatti, secondo quanto riportato dalla CNN, le dichiarazioni rilasciate nell’ultima riunione del Queen's Commonwealth Trust hanno suscitato nuove preoccupazioni all’interno della casa reale inglese, sorprendendo ancora una volta la regina Elisabetta II ormai novantaquattrenne.

“Guardando agli Stati del Commonwealth, non c’è modo di andare avanti se non riconosciamo il passato.  Tante persone hanno fatto un lavoro incredibile nel riconoscere gli errori del passato e nel cercare di correggere quei torti, ma penso che tutti concordiamo che c’è ancora molto da fare. Non sarà facile e in alcuni casi non sarà senza imbarazzo, ma deve essere fatto, perché, indovinate un po’? Tutti ne beneficiano”, queste le dure affermazioni del principe Harry, presidente del The Queen’s Commonwealth Trust, associazione che raccoglie le idee e le riflessioni dei giovani che vivono nei 52 paesi del Commonwealth. "L'eguaglianza non fa fare a tutti un passo indietro ma ci mette tutti nella stessa posizione" ha sottolineato Meghan, vicepresidente della stessa associazione.

Una prima presa di coscienza nei confronti del passato impero britannico, prima potenza coloniale al mondo: dichiarazioni piene di speranza ma che potrebbero far scoppiare un vero e proprio casus belli.

Parole di un grandissimo peso politico in un momento storico di forte turbolenza. Di fatto, le recentissime rivolte americane e le successive manifestazioni in tutto il mondo, tra scontri con la polizia e statue imbrattate, hanno riacceso i riflettori sul passato, richiamando in causa tutti quegli uomini passati alla storia come “illustri padri della patria” ma che, giudicati con le lenti della contemporaneità, non potrebbero essere definiti tali. Ed ecco l’abbattimento delle statue, ci sono passate proprio tutte: da quella del mercante di schiavi Edward Colston a Winston Churchill, dal pirata Sir Francis Drake a quella del premier Gladstone.

Senza dubbio tutti saranno a conoscenza della diatriba tra la corona inglese e una delle coppie più amate del web (l’unione tra il principe Harry e la famosissima attrice Meghan Markle), sfociata nella decisione di allontanarsi dalla Royal Family. Infatti, i due sposini hanno deciso di trasferirsi definitivamente nella loro mega villa a Hollywood per essere più indipendenti sia nella propria vita privata che professionale.

Sembrava che i rapporti con Buckingham Palace fossero rimasti sereni ma dopo le ultime dichiarazioni dei Duchi di Sussex tutto potrebbe cambiare. Infatti, dopo che Meghan ha dovuto prendere le distanze dalla sua migliore amica Jessica Mulroney, denunciata di razzismo sul posto di lavoro in televisione, ecco l’occasione: un messaggio forte nei mesi delle proteste del Black lives matter in grado di risollevare l’immagine della coppia.

Harry e Meghan cercano così di tornare sotto i riflettori, questa volta in maniera positiva.  

Sebbene la Corona inglese si sia avvalsa della facoltà di non rispondere, adottando la politica del “no comment”, le dichiarazioni del nipote avranno sicuramente causato nuove palpitazioni all’anziana nonna. Infatti, la regina Elisabetta, salita al trono inglese nel 1953, è stata Imperatrice di quasi tutti i Paesi del Commonwealth, colonie inglesi fino a dopo la metà del XX secolo.

All’attacco personale alla regina, si aggiunge un ipotetico caso diplomatico con il Governo inglese. Infatti, per prassi e in misura preventiva, ai membri della famiglia reale è vietato esprimere pubblicamente il proprio pensiero politico: questi interventi potrebbero costituire una potenziale minaccia per la democrazia della Gran Bretagna. E, sebbene Harry e Meghan Markle non lavorino più per la regina, i due sono pur sempre alti membri della Famiglia reale e il principe Harry rimane il sesto in linea di successione al trono.

Ma Elisabetta II e Boris Johnson si decideranno a rispondere? Per ora l’anziana regina si dedica ai preparativi per l’estate in Scozia, Boris dal canto suo cerca di salvare il Paese dall’immunità di gregge.

@Grazia Enerina Pisano