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31 Dicembre 2025

Violenza sulle donne, il bilancio del 2025

85 femminicidi in dieci mesi e milioni di vittime: i dati Eures e Istat

Con la fine del 2025 arriva il momento dei bilanci e i numeri sulla violenza contro le donne restano allarmanti. Nei primi dieci mesi dell’anno, in Italia sono state uccise 85 donne.

Il dato emerge dal 12° Rapporto Eures, istituto di ricerca socio-economica, e conferma una dinamica ormai consolidata: la maggior parte dei femminicidi avviene in ambito familiare o affettivo, per mano di partner o ex partner. Il fenomeno risulta più diffuso nel Nord Italia, con la Lombardia tra le regioni più colpite.

Accanto ai femminicidi, le statistiche ufficiali restituiscono il quadro di una violenza molto più ampia e strutturale. Secondo l’indagine “Sicurezza delle donne” dell’Istat, pubblicata il 21 novembre e condotta su un campione rappresentativo di donne tra i 16 e i 75 anni, il 31,9% ha subìto almeno una violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita, pari a circa 6 milioni e 400 mila persone.

Nel dettaglio, il 18,8% delle donne ha subìto violenze fisiche e il 23,4% violenze sessuali; nel 5,7% dei casi si è trattato di stupri o tentati stupri. Le aggressioni si verificano sia all’interno della coppia sia al di fuori di essa: il 12,6% delle donne che hanno o hanno avuto un partner ha subìto violenze in ambito affettivo, mentre il 26,5% le ha subite da parenti, conoscenti, colleghi o sconosciuti.

I dati confermano inoltre che gli ex partner sono responsabili della quota più elevata delle forme più gravi di violenza. A queste si aggiungono la violenza psicologica, la violenza economica e gli atti persecutori, spesso successivi alla fine della relazione.

L’indagine segnala anche una maggiore consapevolezza da parte delle vittime e un aumento del ricorso ai centri antiviolenza. Tuttavia, i livelli di denuncia restano bassi: solo il 10,5% delle donne ha segnalato alle autorità le violenze subite negli ultimi cinque anni. I risultati definitivi dell’indagine Istat saranno diffusi nel 2026.

Situazione in Sardegna
Anche in Sardegna il fenomeno resta preoccupante. Secondo i dati del 2024, i femminicidi nell’isola erano aumentati del 200% rispetto all’anno precedente. A lanciare l’allarme era stata la Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Sardegna, Carla Puligheddu, che aveva chiesto un intervento urgente delle istituzioni regionali per contrastare: «questo fenomeno di violenza contro le bambine, le adolescenti e tutte le donne di qualsiasi età coinvolte, loro malgrado, in una spirale di violenza senza fine».

«La situazione – spiegava la Garante – è in continua crescita. Negli ultimi sette anni nell’isola si sono registrati 28 femminicidi e ogni anno il numero è sempre maggiore».

Letizia Demontis