Amazon ha deciso di sospendere il progetto di consegna con i droni in Italia, mentre l’iniziativa prosegue negli Stati Uniti e nel Regno Unito.

Il colosso dell’e-commerce ha comunicato all’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, lo stop ad Amazon Prime Air, il programma avviato a San Salvo, in Abruzzo.

L’Enac ha definito la decisione una «notizia inattesa», spiegando che la sospensione sarebbe legata alle recenti vicende finanziarie che hanno coinvolto il gruppo. Amazon, infatti, dovrà versare 511 milioni di euro al Fisco per chiudere un contenzioso tributario relativo a presunte irregolarità nel versamento dell’Iva.

In una nota ufficiale, l’Enac ha riferito di aver preso atto della comunicazione dell’azienda che, pur esprimendo apprezzamento per il lavoro svolto con l’ente, ha motivato la scelta con ragioni di policy aziendale e con l’impatto delle recenti difficoltà finanziarie. Per questi motivi, Amazon ha deciso di avviare il lancio delle operazioni commerciali e la richiesta di certificazione come operatore in un altro Stato membro dell’Unione europea.

«A seguito di una revisione strategica, abbiamo deciso di interrompere i nostri piani di consegna commerciale con droni in Italia», fa sapere Amazon. «Nonostante il coinvolgimento positivo e i progressi compiuti con le autorità aeronautiche italiane, il contesto complessivo in cui operiamo nel Paese non offre al momento le condizioni necessarie per raggiungere i nostri obiettivi di lungo periodo per questo servizio».

La società sottolinea invece l’andamento positivo dei progetti negli Stati Uniti e nel Regno Unito, dove voli di test e consegne commerciali hanno già dimostrato la loro efficacia e sono stati accolti favorevolmente dai clienti.

Amazon ribadisce infine il proprio impegno in Italia: «Con oltre 25 miliardi di euro investiti negli ultimi 15 anni e più di 19.000 dipendenti diretti, distribuiti in oltre 60 sedi, continuiamo a servire i nostri clienti e a offrire loro un’esperienza di acquisto eccellente».

Letizia Demontis