
Per questo Natale saranno circa 20 milioni gli italiani impegnati nella ricerca dei regali, con una spesa media di 250 euro a testa e un giro d’affari complessivo di 9,5 miliardi di euro. È quanto emerge dal tradizionale sondaggio Confesercenti–Ipsos sui consumi delle festività invernali.

La novità principale riguarda il ritorno agli acquisti nei negozi fisici: il 62% effettuerà almeno un acquisto in un punto vendita tradizionale, il 22% in un supermercato e il 17% in mercatini o mercati di Natale. Una tendenza in crescita rispetto al periodo del Black Friday, quando solo il 32% aveva comprato anche in negozio; la quota è salita poi al 39% nella settimana successiva e al 47% tra il 10 e il 16 dicembre.

Secondo lo stesso sondaggio, tra il 16 e il 24 dicembre la quota arriverà al 62%, con oltre sei milioni di persone in più pronte agli acquisti last minute. Il budget varia per fasce demografiche e aree geografiche: superano i 300 euro gli over 34 e i residenti del Nord, mentre i giovani, il Centro e il Sud e Isole si attestano intorno ai 200 euro.
In media saranno otto i regali a testa, anche se il 20% degli intervistati ne farà tre o meno. Curiosità: “Babbo Natale è donna”, osserva Confesercenti, perché le donne prevedono in media nove regali, contro i sette degli uomini.

Nella lista delle preferenze per i regali di Natale domina l’abbigliamento, scelto dal 44% degli intervistati. Subito dietro si collocano cosmetica e profumi con il 41%, mentre giochi e giocattoli raggiungono il 33%. Seguono accessori moda e libri, entrambi al 26%, poi gioielli e bigiotteria al 25%. Chiudono la classifica i prodotti gastronomici al 23% e gli articoli da enoteca al 19%.
Letizia Demontis