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17 Dicembre 2025

Giorgia Meloni mette all’asta i regali ricevuti all’estero: il ricavato andrà in beneficenza

Tra tappeti, gioielli, opere d’arte e oggetti curiosi, i doni della premier saranno venduti tra gennaio e giugno del prossimo anno

Giorgia Meloni ha deciso di mettere all’asta una parte dei regali ricevuti durante le visite ufficiali all’estero da quando ricopre il ruolo di presidente del Consiglio. Il valore complessivo stimato della vendita potrebbe raggiungere gli 800mila euro. Non è stato diffuso un elenco ufficiale degli oggetti in vendita, ma è probabile che molti coincidano con quelli resi noti a maggio scorso da Palazzo Chigi al deputato Francesco Bonifazi, che ne aveva fatto richiesta tramite interrogazione parlamentare. Il ricavato dell’asta sarà destinato a enti e associazioni senza scopo di lucro.

Giorgia Meloni metterà all'asta i suoi regali istituzionali - Il Post

Tra i circa 270 doni ricevuti dalla premier si trovano oggetti molto eterogenei: tappeti provenienti dalla Libia e da altri Paesi arabi, un prezioso vaso dal Vietnam, scarpe in pitone blu con tacco d’oro firmate dalla stilista saudita Norah Alhumaid, una statuetta del presidente argentino Javier Milei con la motosega, un busto in argento di Gandhi e una statuetta in oro donati dal premier indiano Narendra Modi, un foulard consegnato in ginocchio dal premier albanese Edi Rama, un servizio da tè in porcellana offerto da Viktor Orbán e una ciotola in ceramica di Joe Biden.

Nell’elenco figurano anche gioielli, un abito tradizionale indonesiano, dipinti, un vaso di fiori, un set di trucchi giapponese, cofanetti, cinture preziose e persino un iPad.

Ecco i regali che ha ricevuto Giorgia Meloni per un valore di 800.000€ da  parte dei capi di Stato | Pilzarredo

La decisione di mettere all’asta i regali nasce anche dalla necessità di liberare spazio: la stanza di Palazzo Chigi utilizzata per conservarli è ormai insufficiente.

Per legge, non possono essere trattenuti i regali dal valore inferiore a 300 euro, mentre quelli più preziosi vengono custoditi in un caveau. A fine ottobre il segretario generale di Palazzo Chigi ha autorizzato la vendita, e nei giorni scorsi una delibera ha affidato il servizio di gestione dell’asta alla Bertolami Fine Art, casa d’aste e galleria romana. La stima del valore degli oggetti sarà a cura della stessa Bertolami, che ha ottenuto l’incarico con un appalto da 40mila euro, offrendo come corrispettivo il 5% del ricavato della vendita. L’asta è prevista tra gennaio e giugno del prossimo anno.

 

 

@Redazione Sintony News