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17 Dicembre 2025

Dall’oristanese al Burundi: una scuola agraria per trasformare il futuro

Dieci anni di solidarietà hanno trasformato una zona desertica del Burundi in un’azienda agricola che oggi dà lavoro a oltre 150 persone. Grazie all'ultima raccolta fondi di 50mila euro, promossa dall'azienda sarda "L’Orto di Eleonora", nascerà il primo campus agrario del Paese

Quello che dieci anni fa era solo deserto, oggi è una realtà produttiva vibrante dove si coltiva la terra, si alleva bestiame e si produce formaggio di capra. È il risultato di un ponte di solidarietà teso tra la Sardegna e il Burundi, rafforzato sabato scorso durante la tradizionale "Cena Solidale per i bambini del Burundi".

L’evento benefico, organizzato dall'azienda leader dell'ortofrutta L'Orto di Eleonora presso la palestra comunale di San Nicolò d'Arcidano, ha raccolto circa 50mila euro. Fondi vitali che segneranno l'inizio di una nuova fase: l'istruzione.

Iniziative - L'Orto di Eleonora

Il prossimo grande obiettivo è la costruzione di un istituto che porterà un nome profondamente legato all'identità isolana: la Scuola Agraria "Quattro Mori". Non sarà solo un edificio scolastico, ma il primo vero campus di tutto il Burundi. Il progetto prevede: spazi didattici per 130 studenti, un dormitorio e una mensa interna, e il trasferimento delle stalle e del mini caseificio già esistenti per creare un polo integrato di formazione e produzione.

I lavori, diretti dalla Onlus “Giardinieri di Sicomori”, inizieranno a marzo. La vecchia struttura produttiva, situata nella zona simbolicamente chiamata "Sardegna 1", non verrà abbandonata ma riconvertita in un dispensario sanitario per la comunità.

L'orto di Eleonora: Storia e Prodotti - Produttori Cortilia

Salvatore Lotta, direttore commerciale dell'azienda e anima del progetto, visita il Burundi più volte all'anno per monitorare i progressi.

La Cena Solidale è diventata un appuntamento fisso per il territorio oristanese, un momento in cui la comunità risponde con un entusiasmo che Lotta definisce "quasi un bisogno".

Sergio Bellu, presidente dell'associazione "Giardinieri di Sicomori", sottolinea l'importanza della rete sarda. 

 

 

@Redazione Sintony News