
Come ogni dicembre, gli italiani aspettano con interesse l’arrivo della tredicesima. Questa mensilità extra spetta a pensionati e lavoratori dipendenti. Quest’anno la tredicesima porterà nelle tasche degli italiani 52,5 miliardi di euro, una cifra in crescita di 1,2 miliardi rispetto all’anno scorso.
Secondo un’indagine Ipsos per Confesercenti, che ha coinvolto circa 36 milioni di pensionati e lavoratori dipendenti, solo metà dei beneficiari prevede di utilizzare la tredicesima per i regali di Natale.

I regali restano comunque la spesa principale (50%), seguiti da altre spese festive (22%) e dai viaggi (23%). Cresce chi utilizza la tredicesima per esigenze più pratiche: il 31% la mette da parte come risparmio, mentre il 20% la utilizza per pagare bollette e arretrati. Mutui e finanziamenti assorbiranno la mensilità extra per l’11%, mentre le spese sanitarie riguardano il 14%.
Altri usi riguardano la vita di tutti i giorni: il 21% investirà sulla casa, il 18% in altri beni o servizi e il 9% in forme di investimento. Anche i saldi invernali attirano l’attenzione: il 27% prevede acquisti a gennaio utilizzando la tredicesima.

Secondo Confesercenti, la tredicesima mostra “due Italie”: una parte della popolazione la utilizza per sostenere i consumi di fine anno, mentre un’altra la risparmia per rafforzare la propria stabilità economica. In pratica, più lavoro non basta se i redditi restano bassi. Per stimolare i consumi in modo duraturo, l’associazione suggerisce di intervenire sul recupero dei redditi, ridurre la pressione fiscale e valorizzare una contrattazione di qualità.
Letizia Demontis