Tre scatti dallo spazio per raccontare una crisi che non sembra avere fine. La siccità che attanaglia la Sardegna è impressa nelle immagini catturate dal satellite Copernicus Sentinel-2, che documentano il progressivo prosciugamento del Lago Omodeo, cuore idrico della Sardegna centrale.

Le foto, acquisite rispettivamente il 19 dicembre 2023, il 16 dicembre 2024 e l'11 dicembre 2025, mostrano l'avanzare di inquietanti "fasce chiare" lungo la costa: non sono altro che i terreni emersi dopo il ritiro delle acque, testimonianza visiva di un calo volumetrico senza sosta.

I dati forniti dagli scienziati e dalle autorità locali confermano la gravità della situazione. In soli due anni, il volume d'acqua immagazzinato nell'Omodeo è quasi dimezzato.

"Le fasce chiare che circondano la linea di costa riflettono un netto calo del volume immagazzinato," spiegano gli esperti di Copernicus, sottolineando come il monitoraggio satellitare sia ormai fondamentale per la gestione a lungo termine di risorse sempre più scarse.

Il quadro generale dell'Isola, aggiornato dall'Autorità di Bacino della Sardegna al 30 novembre scorso, è preoccupante. Complessivamente, negli invasi regionali è presente solo il 35% della capacità massima invasabile (638,34 milioni di metri cubi). Si tratta di un calo dell'1% rispetto a ottobre 2025, ma ben otto punti percentuali in meno rispetto allo stesso periodo del 2024.

Nonostante le recenti piogge, che non sono state sufficienti a invertire la rotta, la situazione rimane critica in diversi distretti. Massima allerta in Baronia (Nuorese) e Sulcis.

Situazione difficile in Gallura, Sassarese, Oristanese e Sud Sardegna.

Unica eccezione l'Ogliastra, che al momento risulta l'unico territorio in condizione non critica.

@Redazione Sintony News