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11 Dicembre 2025

Turismo in Sardegna ancora debole a dicembre

Gli operatori ai microfoni di Sintony: “Niente pienone, solo soggiorni interni”

Nonostante eventi diffusi e un clima mite, tipico della nostra isola, il turismo natalizio in Sardegna continua a faticare.

Le città si animano soprattutto grazie alle vacanze che riuniscono le famiglie, mentre per quanto concerne gli arrivi dall’esterno i numeri non sono confortanti.

Palazzo Doglio Cagliari - membro di Leading Hotels of the World

«A Natale non c’è mai un vero pienone - spiega Laura Zazzara, presidente dell’associazione B&B in Cagliari e Sardegna. - Non ci sono miglioramenti rispetto allo scorso anno: i costi dei voli e la scarsa comodità delle tratte scoraggiano i turisti». Le presenze sono in gran parte interne: rientri, seconde case e viaggi di lavoro, mentre i visitatori stranieri restano pochissimi.

Lo stesso scenario emerge dal comparto alberghiero. «Il turismo delle feste non cresce. - conferma Paolo Manca, presidente di Federalberghi Sardegna. - Il clima mite non basta. Prima serve un’offerta forte e riconoscibile, poi si possono potenziare i collegamenti: altrimenti non funziona».

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Anche l’offerta culturale non è stata un fattore trainante. «L’assenza di artisti internazionali si fa sentire - osserva Manca -. La differenza è evidente se si guarda al concerto di Vasco a Olbia, che si terrà in estate e ha già registrato il tutto esaurito». Sul fronte dei prezzi, hotel e B&B restano stabili, con rialzi solo a Capodanno.

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Primavera 2026: segnali, ma nessun boom

Le prime prenotazioni per marzo e per i ponti primaverili ci sono, ma senza numeri da tutto esaurito. «La stagione vera inizia con i voli stagionali, da marzo a ottobre» spiega Zazzara, che insiste su collegamenti più continui e accessibili.

Per Manca, la strada è una sola: «Destagionalizzare significa lavorare insieme e costruire un’immagine forte della Sardegna, anche oltre l’estate».

Letizia Demontis