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11 Dicembre 2025

Cagliari, eliminato il divieto di bivacco e di elemosina

Il Consiglio comunale di Cagliari ha abrogato l'articolo 7 del regolamento di sicurezza urbana (Giunta Truzzu), eliminando il divieto assoluto di utilizzare gli spazi pubblici come dimora occasionale e la sanzione per la richiesta di elemosina

Una svolta significativa nella gestione della sicurezza urbana e della marginalità sociale è stata votata dal Consiglio comunale di Cagliari. È stato cancellato l'articolo 7 del regolamento di sicurezza, approvato due anni fa, che imponeva il divieto di bivacco e di elemosina negli spazi pubblici.

L'articolo abrogato vietava l'utilizzo di uno spazio pubblico come luogo di propria dimora (anche temporanea) e sanzionava la richiesta di spiccioli in situazioni di possibile intralcio, ad esempio vicino ai semafori o davanti ai market.

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Il primo firmatario dell’ordine del giorno, Matteo Massa (Progressisti), ha spiegato le ragioni della cancellazione, riassumendo la posizione della maggioranza."L’articolo in questione si è rivelato 'inefficiente' in relazione all'obiettivo dichiarato di mantenimento e innalzamento degli standard qualitativi di vivibilità della città."Matteo Massa (Progressisti)

La motivazione centrale risiede nella convinzione che una civile convivenza non possa essere raggiunta attraverso l'applicazione di sanzioni e decreti di allontanamento verso persone in condizione di grave marginalità, quali i senza dimora e i mendicanti, poiché ciò ne accentua la percezione di esclusione sociale.

Massa ha sottolineato che per i comportamenti illeciti eventualmente commessi in tali contesti, restano comunque applicabili le disposizioni del Codice Penale e delle altre leggi vigenti.

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"La sicurezza e il decoro urbano ha ribadito Massavanno necessariamente coniugati e perseguiti con interventi di emancipazione dalla povertà e dal bisogno. Interventi che il Comune sta portando avanti con decisione e competenza."

La decisione ha scatenato la reazione critica del centrodestra. In una nota congiunta, l'opposizione ha definito l'abrogazione un "errore che rischia di peggiorare la situazione, non di risolverla".

I consiglieri di minoranza hanno sostenuto che, pur riconoscendo che le norme non fossero perfette e necessitassero di miglioramenti, "eliminarle del tutto significa privare le forze dell’ordine di uno strumento operativo utile a intervenire in contesti spesso segnati da forte vulnerabilità e disagio".

La cancellazione del divieto segna un cambio di paradigma a Cagliari, spostando l'attenzione da un approccio punitivo a uno di sostegno e inclusione sociale.

 

 

@Redazione Sintony News