
Firenze. Una truffa da 30 milioni di euro ai danni dell’Opera di Santa Maria del Fiore, l’onlus che gestisce il Duomo, il Campanile di Giotto e il Battistero di San Giovanni, è al centro di una vasta inchiesta che ha portato all’arresto di nove persone di nazionalità italiana, cinese, albanese e nigeriana. Gli indagati sono accusati di aver messo in piedi un sistema di false fatture, riciclaggio e autoriciclaggio.
L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile di Brescia e coordinata dalla Procura locale, è scattata in seguito alla scoperta della maxi-truffa ai danni dell’ente fiorentino. Gli investigatori avrebbero ricostruito un complesso meccanismo di emissione di fatture per operazioni inesistenti e successivo movimento illecito di denaro, per un totale di circa 30 milioni di euro in soli sei mesi.
Le operazioni di polizia sono state eseguite nelle province di Brescia, Milano, Bergamo, Lodi, Prato, Rieti e Vicenza, dove sono in corso numerose perquisizioni presso aziende ritenute coinvolte. Un decimo indagato risulta irreperibile.
Secondo quanto riferito dall’ANSA, sono stati sequestrati oltre 500 mila euro in contanti, che si aggiungono ai 200 mila euro sequestrati a una coppia di cittadini cinesi lo scorso settembre.
Letizia Demontis