
Un velo di mistero aleggia sull'eredità di Pippo Baudo. Nonostante il testamento del celebre conduttore sia stato aperto lo scorso 9 settembre, a distanza di quasi tre mesi la procedura non è stata ancora conclusa: gli eredi, infatti, non avrebbero ancora accettato il patrimonio, che ammonterebbe a circa 10 milioni di euro.
Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, la cifra stimata sarebbe giudicata "troppo bassa" rispetto alla lunghissima carriera e ai numerosi possedimenti di Baudo, spingendo i legittimi successori a richiedere ulteriori accertamenti.

Gli eredi che al momento non avrebbero accettato quanto stabilito nel testamento sono i figli del conduttore: Tiziana (nata dal primo matrimonio con Angela Lippi nel 1970) e Alessandro (riconosciuto nel 1996 e nato dalla relazione con Mirella Adinolfi). Anche Dina Minna, storica assistente di Baudo, risulterebbe essere in una fase di attesa riguardo le disposizioni testamentarie.
La causa principale del ritardo risiederebbe nella stima del patrimonio complessivo. Sebbene una cifra di 10 milioni di euro sia consistente, essa sembra non essere ritenuta corrispondente ai compensi guadagnati da Baudo nel corso di una carriera durata decenni. Solo le tredici edizioni del Festival di Sanremo rappresentano, in termini di notorietà e compensi, uno dei picchi più alti del percorso professionale di un presentatore Rai.
Al patrimonio liquido si aggiungono i beni immobiliari, tra cui terreni e proprietà sparse tra il Lazio e la sua terra natia, la Sicilia, alla quale Baudo è sempre rimasto profondamente legato.
Secondo alcune stime precedenti (riportate dal sito Open), il solo valore degli immobili si aggirava intorno ai sei milioni di euro. Tuttavia, negli anni, alcuni possedimenti sarebbero stati venduti, il che potrebbe aver assottigliato il valore immobiliare complessivo.

Sembrerebbe, dunque, che il timore che manchi qualcosa nel patrimonio abbia spinto gli eredi a sospendere l'accettazione in attesa di una stima più approfondita e completa. Il mistero sul perché il testamento non sia stato ancora archiviato, a distanza di mesi dall'apertura, continua ad alimentare le domande sul destino della ricchezza accumulata dal "Re della TV italiana".
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