
Sono trascorsi esattamente dieci anni dagli attentati che hanno sconvolto Parigi il 13 novembre 2015. La capitale francese si prepara a una giornata di intensa commemorazione per onorare le oltre 130 vittime e i 350 feriti. La città è tappezzata di manifesti con la scritta solenne: "13 novembre 2015 - 13 novembre 2025. Paris se souvient", accompagnata dal motto latino della città: 'Fluctuat nec mergitur' (Sbattuta dalle onde ma non affonda).
La giornata di giovedì vedrà un fitto calendario di cerimonie e momenti di raccoglimento, ai quali parteciperanno il Presidente Emmanuel Macron, la Sindaca Anne Hidalgo e i rappresentanti delle associazioni delle famiglie delle vittime '13onze15' e 'Life for Paris'. L'Eliseo ha specificato che Macron si recherà in ognuno dei luoghi funestati dagli attacchi "per un momento di raccoglimento al fianco delle famiglie e delle associazioni delle vittime".

La giornata si aprirà alle 11:30 con l'omaggio a Manuel Dias, la prima vittima, e ai feriti dell'attacco allo Stade de France (Saint-Denis).
Nel centro di Parigi, le cerimonie si susseguiranno nei locali colpiti, davanti a Le Petit-Cambodge e Le Carillon, davanti a La Bonne Bière, al Comptoir Voltaire, a La Belle Equipe. Ma la cerimonia più toccante, quella al Bataclan, all 14.30, la sala concerti dove furono assassinate 90 persone, tra cui la ricercatrice veneziana Valeria Solesin.
A fine giornata, sarà inaugurato il giardino memoriale 'Jardin du 13 novembre 2015' vicino all'Hotel de Ville, un nuovo simbolo del ricordo e della resilienza parigina.

Le commemorazioni saranno diffuse in diretta su un megaschermo allestito in Place de la République, dove la Sindaca Hidalgo ha invitato la cittadinanza "a fare un gesto commemorativo depositando una candela, un fiore, o un biglietto" sotto la statua della Marianna.
Infine, nella notte tra il 13 e il 14 novembre, la Tour Eiffel "si illuminerà di bianco, rosso e blu", i colori del tricolore francese, a simboleggiare che la Repubblica è più forte del terrorismo.
Il 13 novembre 2025 è anche la data scelta dall'associazione dei superstiti 'Life for Paris' per ufficializzare la sua dissoluzione. La decisione, maturata dopo una lunga riflessione, è stata spiegata da Arthur Dénouveaux, superstite del Bataclan, con la volontà di "non richiudersi" nello status di vittime, guardando avanti oltre il trauma.
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