A seguito della recente firma dell'accordo di pace per il Medio Oriente, l'Italia ha risposto con immediatezza avviando un'azione coordinata per definire una strategia efficace destinata alla gestione delle emergenze e alla ricostruzione della Striscia di Gaza. L'iniziativa è stata formalizzata dopo una riunione di governo a Palazzo Chigi, da cui è scaturita una nota ufficiale che delinea gli obiettivi del Paese.
L'intento primario è duplice: identificare gli interventi più urgenti e realizzabili nel breve termine, con un'attenzione specifica al sostegno umanitario e sanitario, e contemporaneamente sviluppare un piano organico e sinergico che coinvolga tutte le istituzioni e i soggetti attivi nel settore.
Sul fronte umanitario, la Farnesina (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) sta finalizzando i preparativi per nuove operazioni di accoglienza e un maxi-invio di aiuti alimentari destinato a Gaza.
Secondo quanto riferito, si tratterà della più grande spedizione dall'inizio della crisi: 100 tonnellate di aiuti raccolti grazie al contributo delle principali realtà del "Sistema Italia". Un'azione che mira a rispondere immediatamente al fabbisogno della popolazione civile.
Il piano italiano guarda oltre l'emergenza, puntando a rafforzare le istituzioni palestinesi nel lungo periodo. Il Ministero degli Esteri ha infatti sottolineato che l'azione italiana si concentrerà in particolare su due settori strategici: sanità e formazione.
Questi, precisa la Farnesina, "rappresentano i pilastri fondamentali dell'azione italiana per rafforzare le istituzioni palestinesi".
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