Svolta nelle indagini sull'omicidio di Cinzia Pinna, la 33enne di Castelsardo uccisa con tre colpi di pistola. L'udienza prevista per il 15 ottobre, al Tribunale del Riesame di Sassari, per discutere l'istanza di scarcerazione di Emanuele Ragnedda, il reo confesso, è stata annullata.

L’avvocato difensore dell’imprenditore 41enne di Arzachena, Luca Montella, ha infatti comunicato la sua rinuncia all'istanza, decisione presa in pieno accordo con il proprio assistito. La mossa chiude, per il momento, ogni tentativo di Ragnedda di lasciare il carcere.

Intanto, l’inchiesta prosegue con l'obiettivo di ricostruire l’esatta dinamica dell’omicidio e di verificare la veridicità della confessione rilasciata da Ragnedda.

Dopo i rilievi balistici eseguiti ieri dai Carabinieri del RIS di Cagliari nello stazzo di Conca Entosa, la prossima settimana la scena del crimine sarà esaminata anche dal medico legale Salvatore Lorenzoni, che ha eseguito l’autopsia sul corpo della vittima.

L'attività congiunta è fondamentale per stabilire la posizione esatta di Emanuele Ragnedda e Cinzia Pinna nel momento in cui l'uomo ha sparato. I dati sulla distanza e la traiettoria emersi dal sopralluogo dei RIS saranno confrontati con gli esiti dell'autopsia.

Questo accertamento è cruciale poiché, sulla base degli elementi raccolti finora, la confessione di Ragnedda sembrerebbe non trovare pieno riscontro con le prove scientifiche.

L'imprenditore ha sostenuto di aver agito per reazione a un'aggressione da parte di Cinzia Pinna, affermando che entrambi fossero in piedi. Tuttavia, le indagini dovranno chiarire se questa versione corrisponda al vero o se, al contrario, Cinzia Pinna fosse distesa sul divano quando è stata colpita.

Si attende inoltre l’interrogatorio di Luca Franciosi, indagato per favoreggiamento, così come Rosamaria Elvo, la ristoratrice di San Pantaleo e fidanzata di Ragnedda, la cui posizione resta sotto esame da parte degli inquirenti.

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