È iniziato questa mattina il processo di liberazione dei prigionieri israeliani, secondo quanto previsto dall’accordo di pace che sancisce il cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Le prime sette persone sono state consegnate alla Croce Rossa, segnando il primo passo concreto dell’intesa raggiunta nei giorni scorsi.
Secondo i dettagli resi noti, la liberazione avverrà in due fasi: la prima già nelle prime ore del giorno, la seconda tra le 9 e le 10 ora locale (8–9 in Italia). Le famiglie sono state informate del piano, e in piazza a Tel Aviv la tensione e la speranza si mescolano mentre si attende che il momento simbolico si compia.
Il rilascio dei prigionieri è parte integrante dell’accordo che prevede, in cambio, la liberazione da parte di Israele di un numero elevato di detenuti palestinesi e il ritiro delle truppe da parte israeliana entro la “linea gialla” tracciata nel piano negoziato.
Donald Trump, che ha svolto un ruolo centrale nella mediazione dell’accordo, è arrivato nel Paese per partecipare al momento storico. È prevista la sua presenza alla Knesset e un discorso in quel luogo simbolico.
Se il piano sarà rispettato, questo potrebbe essere l’inizio di una fase nuova per il Medio Oriente: anni di guerra e devastazione lasciano spazio a speranze fragile, ma tangibili. Il percorso sarà difficile e pieno di incognite, ma oggi — nel rilascio dei primi ostaggi — c’è il segno che l’accordo non è solo parola, ma può tradursi in realtà.
@Redazione Sintony News