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19 Settembre 2025

Innalzato il livello di scorta per Meloni, Salvini e Tajani: "Il clima non è dei migliori"

Il vicepremier Tajani: “Invito tutti ad abbassare i toni. Io anche oggi non ho offeso nessuno”

Sale la tensione sul fronte della sicurezza per i vertici del governo italiano. Il livello di tutela per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, per i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani è stato innalzato a “eccezionale”, il massimo previsto dalle misure di protezione personale, in seguito a una rivalutazione del rischio da parte degli apparati di sicurezza.

L'annuncio è stato confermato giovedì 18 settembre dal ministro degli Esteri Tajani, che, parlando con i giornalisti dopo il question time al Senato, ha sottolineato la necessità di moderare i toni nel dibattito pubblico:

«Io ho sempre detto che bisogna usare un linguaggio diverso per evitare di accendere gli animi. Oggi è stato innalzato il livello di scorta alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al vicepresidente Matteo Salvini e a me, quindi vuol dire che il clima non è dei migliori. Io, invece, invito tutti quanti ad abbassare i toni. Io anche oggi non ho offeso nessuno».

Rafforzata la sicurezza per Tajani e Salvini: misure eccezionali, "clima  non dei migliori"

L’aumento del livello di protezione comporta un rafforzamento concreto del dispositivo di sicurezza: due o tre auto blindate per ciascun esponente istituzionale, con tre agenti armati a bordo di ogni mezzo. Si tratta del livello massimo di tutela operativa previsto per figure a rischio elevato.

Fino ad oggi, per volontà degli stessi interessati, Meloni, Salvini e Tajani avevano mantenuto un dispositivo di secondo livello, più contenuto e discreto. Ma, secondo fonti vicine al Viminale, l’assassinio dell’israeliano David Kirk, vittima di un attentato all’estero, ha spinto gli apparati a rivedere in senso più prudente la valutazione della minaccia anche in Italia.

Scorta e sicurezza "eccezionale" per Meloni, Salvini e Tajani: la decisione  del Viminale - il Giornale

L’aumento della protezione è stato già visibile lo scorso mercoledì, quando i tre leader sono apparsi insieme in un evento pubblico. Un dispiegamento inedito di agenti ha circondato la premier Meloni: sei uomini della scorta a stretto contatto, e un settimo operatore con una valigetta nera contenente un telo antiproiettile, pronto all’uso in caso di pericolo immediato.

Il rafforzamento ha inevitabilmente attirato l’attenzione anche del pubblico e degli osservatori politici, in un momento in cui il clima sociale e politico appare particolarmente teso.

Tajani ha ribadito la sua posizione contraria all’uso di espressioni aggressive nella dialettica pubblica:

«Io non ho mai offeso nessuno, nemmeno oggi. Credo che sia necessario dare l’esempio. Quando il livello di allerta cresce, è responsabilità di tutti cercare di riportare il confronto nei binari della civiltà».

Meloni Tajani Salvini: sicurezza rafforzata per i tre leader - alanews |  News, Ultime notizie, Video e Foto in tempo reale

Parole che si inseriscono in un contesto politico complesso, tra proteste di piazza, tensioni internazionali, attacchi informatici e un’opinione pubblica polarizzata. Le istituzioni, nel frattempo, si muovono per garantire la massima tutela delle figure di vertice, anche a costo di modificare scelte iniziali improntate alla sobrietà.

È raro che in Italia venga assegnata la scorta di livello “eccezionale”. Negli ultimi decenni, misure di questo tipo sono state riservate a presidenti del Consiglio, ministri dell’Interno o personalità sotto minaccia diretta da parte di gruppi terroristici o criminalità organizzata. L’innalzamento del livello per Meloni, Salvini e Tajani testimonia l’attuale stato di allerta, e sottolinea quanto il contesto attuale venga considerato non privo di rischi concreti.

L'appello del vicepremier Tajani, in conclusione, è un invito alla responsabilità collettiva: «Serve abbassare i toni, per la sicurezza di tutti».

 

 

@Redazione Sintony News