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18 Settembre 2025

Assemini, gatto ucciso a calci da un gruppo di ragazzini: AIDAA presenta denuncia alla Procura

L'associazione animalista: "Un gesto criminale, serve un segnale forte anche alle famiglie"

Preso a calci come fosse un pallone, brutalmente ucciso da un gruppo di giovanissimi. È il raccapricciante episodio avvenuto nelle scorse settimane ad Assemini, in provincia di Cagliari, che ora approda ufficialmente in tribunale. A denunciare i fatti è AIDAA – Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, che ha annunciato di aver depositato una denuncia formale presso la Procura minorile di Cagliari.

L’episodio, che ha suscitato indignazione e rabbia in tutta la comunità locale e non solo, riguarda un atto di violenza gratuita su un gatto, preso a calci da un gruppo di adolescenti fino alla morte. Le immagini e le testimonianze, circolate inizialmente sui social, hanno rapidamente attirato l'attenzione delle associazioni animaliste.

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"In un momento in cui i casi di maltrattamento sugli animali, anche da parte di minori, sembrano in aumento, è necessario un segnale forte", dichiara AIDAA in una nota. "Non si tratta solo di una bravata, ma di un gesto criminale che richiede una risposta non solo giudiziaria, ma anche educativa".

Secondo l’associazione, è fondamentale richiamare anche le famiglie alle loro responsabilità, affinché vengano compresi i valori del rispetto e della convivenza con gli animali.

La denuncia è stata presentata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Cagliari, competente per i reati commessi da minori.

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AIDAA sottolinea che il proprio servizio telefonico resta attivo per raccogliere ulteriori testimonianze e segnalazioni, anche in forma anonima. "Chiunque abbia visto, sentito o sappia qualcosa – spiegano – può ancora parlare. La verità è importante non solo per ottenere giustizia, ma anche per impedire che episodi simili possano ripetersi".

Il caso di Assemini non è purtroppo isolato. Secondo dati forniti dalle principali associazioni animaliste, negli ultimi anni è aumentato il numero di atti violenti contro animali, spesso documentati e condivisi sui social come forma di “divertimento” o “sfida tra pari”.

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"Queste forme di crudeltà non possono essere ignorate affermano da AIDAA – perché spesso rappresentano un primo campanello d’allarme per futuri comportamenti antisociali anche verso le persone".

La comunità di Assemini, intanto, è sotto shock. In molti chiedono interventi educativi mirati, progetti nelle scuole e una riflessione collettiva su come trasmettere ai più giovani il valore della vita, anche quella animale.

 

 

@Redazione Sintony News