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28 Luglio 2025

Venezia, i commercianti di Piazza San Marco: "Una tassa di 100 euro per i turisti mordi e fuggi"

Setrak Tokatzian, presidente dell’Associazione Piazza San Marco, lancia l’allarme: "Un fiume di visitatori riempie la città, ma non lascia nulla. Serve una tassa giornaliera di 100 euro"

La folla che ogni giorno invade ponti e piazze della Serenissima sembra confermare l'immagine di una città sempre più ambita dai turisti di tutto il mondo. Ma dietro questa apparente vitalità si nasconde una crisi profonda. “È come vivere in uno stato di calamità”, denuncia Setrak Tokatzian, gioielliere veneziano e da pochi mesi presidente dell’Associazione Piazza San Marco. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Tokatzian fotografa una realtà che inquieta residenti e commercianti: “Un sovraffollamento senza precedenti che però non porta benefici economici alla città”.

Secondo Tokatzian, il centro storico è attraversato ogni giorno da fiumi di turisti mordi-e-fuggi, spesso organizzati in comitive dai tour operator, ma la loro presenza non si traduce in un reale sostegno all’economia locale. “Vedo gruppi che si muovono senza meta, salgono sulle gondole, prendono i taxi acquei, ma non entrano nei negozi. Nemmeno quelli di lusso. È raro oggi vedere qualcuno uscire con una borsa firmata da Piazza San Marco”, racconta.

Venezia, nuova stretta sul turismo - RSI

Anche i piccoli segnali quotidiani sono sintomi di un cambiamento radicale: “Ho visto famiglie dividere una pasta o una bibita. Alle fontanelle ci sono file per riempire le bottiglie d’acqua: non si compra più nemmeno quella”, aggiunge Tokatzian. “Questa non è la ‘bella gente’ che ama e rispetta la città, che partecipa alla sua vita culturale e sostiene le sue attività. Qui arrivano in massa la mattina e se ne vanno nel pomeriggio senza aver speso un euro”.

Il presidente dell’Associazione Piazza San Marco non ha dubbi: “Serve un limite ai flussi giornalieri. A chi visita Venezia in giornata, farei pagare 100 euro. È l’unico modo per contenere il turismo di massa che distrugge senza dare nulla”. Il riferimento è ai visitatori “del braccialetto bianco”, come li definisce Tokatzian, ovvero coloro che arrivano dai campeggi del litorale: “Non sanno nemmeno dove si trovano. Passano, scattano un selfie e se ne vanno”.

turismo sostenibile | Venezia vive

A completare un quadro già critico, c’è anche il tema della gestione del decoro urbano: “Vedo persone che comprano illegalmente grano per i piccioni, ignorando completamente le nostre vetrine. Quando è venuto il Presidente Mattarella non c’era nemmeno un venditore abusivo. Questo dimostra che se si vuole, si può controllare”.

Tokatzian conclude con una riflessione amara: “Serve rispetto per Venezia. Questa non è Disneyland. È una città viva, fragile, che ha bisogno di visitatori consapevoli, non di folle inconsapevoli che la attraversano come un set fotografico".

Informazioni Turistiche Venezia - Turismo a Venezia

Il dibattito sul turismo a Venezia resta acceso. La città, che da anni cerca un equilibrio tra accoglienza e sostenibilità, si trova oggi a un bivio. Il piano per una tassa d’ingresso da 5 euro, pensato per limitare il turismo giornaliero, è già in fase di sperimentazione. Ma per molti, come Tokatzian, non basta: “Cinque euro non sono nulla. Chi vuole davvero Venezia, deve essere disposto a rispettarla. E a sostenerla”.

 

 

 

@Redazione Sintony News