Le condizioni di salute di Bruce Willis, 70 anni compiuti lo scorso marzo, starebbero peggiorando. Secondo quanto riportato da diversi media statunitensi, tra cui il Tribune, la star di “Die Hard” non sarebbe più in grado di parlare, leggere e camminare. Una notizia che, tuttavia, non è stata confermata ufficialmente dalla famiglia, ma che ha riacceso l’attenzione sul difficile percorso dell’attore, colpito da demenza frontotemporale dal 2022.
La famiglia non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sul presunto peggioramento. Tuttavia, due post pubblicati recentemente sul profilo Instagram ufficiale dell’attore hanno alimentato i sospetti. In uno, una foto tenera con la figlia è accompagnata dalla frase: “Non ha bisogno di parole, lei si sente al sicuro e amata”. In un altro, in cui la moglie Emma Heming accarezza il volto di Bruce, si legge: “L’amore non ha bisogno di parole. A volte un semplice tocco dice tutto”.
Messaggi criptici, ma eloquenti, che sembrano confermare indirettamente la perdita della capacità di comunicare verbalmente. A oggi, resta incerto se l’attore sia effettivamente giunto alla fase finale della malattia.
La diagnosi di demenza frontotemporale (FTD) per Willis è arrivata nel febbraio 2023, dopo un primo annuncio nel 2022 che parlava genericamente di afasia. La FTD è una forma rara di demenza, diversa dall’Alzheimer, che colpisce prevalentemente il linguaggio, la personalità e il comportamento, e può manifestarsi anche in soggetti relativamente giovani.
In un aggiornamento diffuso nell’aprile 2025, la famiglia aveva dichiarato che la malattia era “in fase di progressione”, ma che le condizioni generali dell’attore erano stabili. Da allora, nessun bollettino ufficiale è stato diffuso, ma i segnali social e i report di stampa lasciano intendere che il quadro clinico sia ulteriormente peggiorato.
In questi anni, la famiglia Willis – in particolare la moglie Emma, le figlie, l’ex moglie Demi Moore e gli amici più intimi – ha scelto la strada della discrezione e della solidarietà. Sempre uniti e presenti, hanno accompagnato Bruce in ogni fase, proteggendolo dal clamore mediatico, ma anche contribuendo a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla malattia.
Bruce Willis ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema: da John McClane in “Die Hard” a ruoli iconici in “Pulp Fiction”, “Il sesto senso”, “Armageddon” e “The Fifth Element”, ha incarnato per decenni il volto dell’action hero con ironia e carisma. Il ritiro dalle scene, annunciato nel 2022, è stato vissuto con grande commozione dal pubblico e dai colleghi di Hollywood.
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