News

Attualità
23 Luglio 2025

“Bocciata perché ho scritto troppo bene”: studentessa esclusa dall’orale all’Università

Tutto sembrava nella norma fino alla pubblicazione dei risultati. Il nome di Rosanna non compariva. Dopo alcune sollecitazioni, è arrivata la doccia fredda: bocciata perché sospettata di aver usato ChatGPT

Un compito perfetto. Troppo perfetto. Tanto da sollevare sospetti. È questa l’incredibile vicenda denunciata da Rosanna Tecola, studentessa di Lingue all’Università Federico II di Napoli, che si è vista bocciare all’esame scritto perché i docenti hanno ritenuto che il suo elaborato potesse essere stato generato da ChatGPT, il noto strumento di intelligenza artificiale sviluppato da OpenAI.

La storia è stata riportata da Fanpage.it, che ha raccolto la testimonianza della studentessa, amareggiata ma determinata a raccontare un episodio che solleva interrogativi sul rapporto tra IA, valutazione e diritti degli studenti.

Come si scrive un tema. Guida, schema e scaletta | Studenti.it

L’esame si è svolto regolarmente in presenza, su computer personale, secondo le regole del corso. La prova era articolata in una sezione di grammatica e una di produzione scritta, inviata tramite la piattaforma Teams. Tutto sembrava nella norma fino alla pubblicazione dei risultati. Il nome di Rosanna non compariva. Dopo alcune sollecitazioni, è arrivata la doccia fredda: bocciata perché sospettata di aver usato ChatGPT.

“Mi hanno detto che il compito era troppo perfetto, con una forma impeccabile, e che per questo motivo risultava sospetto,” ha raccontato Rosanna. “Ma se una cosa è scritta bene, è giusto penalizzare chi ha studiato solo perché ha fatto un buon lavoro?”

Maturità 2025, per fare il tema argomentativo (tipologia B) è fondamentale  la scaletta | Corriere.it

Secondo quanto riferito dalla studentessa, i docenti avrebbero riscontrato degli "indicatori" riconducibili all’intelligenza artificiale, pur non avendo prove dirette che l’elaborato fosse stato generato digitalmente. “Un conto è se becchi qualcuno in flagrante, ma un conto è dire dopo che qualcosa ‘sembra scritto da un’IA’. Non è sufficiente per bocciare una persona”, ha spiegato Tecola.

La questione è tanto più delicata perché l’esame scritto è propedeutico per accedere all’orale. Di conseguenza, il sospetto di uso improprio della tecnologia ha bloccato l’intero iter dell’esame.

Nonostante l’amarezza, Rosanna Tecola ha scelto di non polemizzare con l’istituzione, ma di rendere pubblica la vicenda per principio. “Si trattava di un esame a scelta, quindi non mi blocca il percorso. Lo rifarò senza problemi. Ma resta il dispiacere per un giudizio che non valuta ciò che ho fatto, ma ciò che si presume potrei aver fatto,” ha aggiunto.

Intanto, la studentessa è impegnata nella stesura della sua tesi di Laurea Magistrale, mentre si prepara a ripetere l’esame.

 

 

 

 

@Redazione Sintony News