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16 Luglio 2025

Permessi retribuiti per la morte o la malattia del cane o del gatto: arriva la proposta di legge

L’iniziativa del deputato AVS Devis Dori: “Anche gli animali sono famiglia. Serve riconoscere il diritto al lutto e alla cura”

Tre giorni di permesso retribuito in caso di morte e otto ore l’anno per malattia del proprio cane o gatto. È questa la proposta di legge presentata alla Camera da Devis Dori, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, che punta a introdurre per la prima volta nel sistema normativo italiano il riconoscimento formale degli animali d’affezione come parte integrante della famiglia.

“Gli animali sono a tutti gli effetti membri del nucleo familiare – spiega Dori a Open e quindi è giusto riconoscere il diritto al lutto e alla cura anche per loro. Chiunque abbia avuto un cane o un gatto sa quanto possa essere profondo il legame e quanto dolorosa possa essere la perdita”.

 

La proposta si concentra esclusivamente su cani e gatti, non per escludere altre specie, ma perché – spiega il deputato sono facilmente tracciabili grazie all’obbligo di microchip e iscrizione all’anagrafe degli animali da compagnia, il che consente un controllo oggettivo e un’applicazione chiara della norma.

Il testo andrebbe a modificare la legge n. 53 del 2000, che attualmente regola congedi parentali e permessi per motivi familiari, ma non contempla il lutto per la perdita di un animale domestico. In assenza di una tutela specifica, oggi chi si trova in questa situazione è costretto a utilizzare ferie o permessi personali, oppure a recarsi al lavoro nonostante il dolore.

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“Nel caso di mansioni pericolose o ad alta responsabilità – si legge nella proposta – la sofferenza emotiva può rappresentare un rischio per la sicurezza sul posto di lavoro”.

Il provvedimento avrebbe un impatto potenzialmente enorme, considerando che – secondo un’indagine Ipsos del 2024 – il 56% delle famiglie italiane ha almeno un animale domestico, una cifra in costante crescita. Non si tratta solo di una questione affettiva: la letteratura scientifica ormai riconosce che la perdita di un animale può generare un lutto autentico, che in molti casi può durare dai sei ai dodici mesi, con impatti significativi sul benessere psicologico.

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Sebbene l’iniziativa parta da un esponente del centrosinistra, potrebbe raccogliere consensi trasversali. Da tempo, infatti, la tutela degli animali è un tema trasversale agli schieramenti politici. In particolare, Michela Vittoria Brambilla, oggi tra le fila di Noi Moderati, è da sempre in prima linea su questi temi: ha fondato la Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente e ha recentemente firmato il disegno di legge – approvato in Senato a maggio – per inasprire le pene contro i reati sugli animali.

Se approvata, la legge rappresenterebbe una svolta culturale significativa, riconoscendo il legame uomo-animale non più come elemento emotivo privato, ma come parte integrante del tessuto sociale e normativo.

“È il momento – conclude Dori – di allineare le leggi alla realtà. Per milioni di italiani, cani e gatti non sono solo animali: sono famiglia. E la legge deve prenderne atto”.

 

 

@Redazione Sintony News