Ferrero si prepara a compiere un nuovo passo strategico nel mercato alimentare globale. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, la storica azienda italiana è in fase avanzata per l’acquisizione del gigante statunitense WK Kellogg Co., celebre per alcuni dei marchi più iconici della colazione americana come Froot Loops, Frosted Flakes e Rice Krispies.
L’accordo, che potrebbe essere finalizzato già entro la settimana salvo imprevisti, avrebbe un valore di circa 3 miliardi di dollari, debito incluso. WK Kellogg, nata dallo scorporo della divisione cereali nordamericana dalla storica Kellogg’s, ha oggi un valore di mercato di circa 1,5 miliardi di dollari e detiene oltre 500 milioni di dollari di debito.
Se confermata, l’intesa segnerebbe un’operazione di portata storica, unendo due brand nati sulle sponde opposte dell’Atlantico: da un lato, Ferrero, fondata in Italia nel 1946 e oggi terzo gruppo dolciario al mondo con marchi come Nutella, Kinder, Ferrero Rocher, Baby Ruth e Butterfinger; dall’altro, WK Kellogg, discendente diretto dell’azienda fondata da Will Keith Kellogg nel 1906, simbolo dell’invenzione moderna dei cereali per la colazione.
Negli ultimi anni Ferrero ha puntato con decisione sugli Stati Uniti, rafforzando la propria presenza con una serie di acquisizioni mirate. Dopo aver rilevato il business del cioccolato statunitense da Nestlé per 2,8 miliardi di dollari, il gruppo ha acquisito anche Wells Enterprises, produttore di marchi di gelato come Blue Bunny. L’acquisizione di WK Kellogg rappresenterebbe un’estensione naturale di questa strategia, spingendosi nel segmento della prima colazione, in un momento in cui il mercato americano degli alimenti confezionati sta vivendo profonde trasformazioni.
L’accordo arriva infatti in un contesto di cambiamento delle abitudini alimentari degli americani. Aumenti dei prezzi nei supermercati e maggiore attenzione alla salute stanno spingendo molti consumatori verso alternative meno zuccherate o più naturali. I cereali, un tempo protagonisti assoluti della colazione USA, devono ora reinventarsi per mantenere appeal tra le nuove generazioni.
Per Ferrero, che ha generato oltre 18 miliardi di euro di fatturato nell’ultimo esercizio (+9% sull’anno precedente), l’operazione rappresenta una sfida e un’opportunità: portare innovazione, marketing e capacità di distribuzione su brand fortemente radicati nell’immaginario collettivo.
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