Dimenticate i saloni dorati, le corone scintillanti e il cerimoniale impeccabile di Buckingham Palace: Elisabetta II era una regina che amava “sporcarsi le mani”, letteralmente. Nonostante un’intera squadra di domestici a disposizione, tra chef, valletti e camerieri, lavare i piatti era uno dei suoi momenti preferiti della giornata. Lo racconta con tono affettuoso lo scrittore e conduttore radiofonico Gyles Brandreth, nella sua biografia "Elizabeth: An Intimate Portrait", che sta facendo riscoprire il lato più intimo e sorprendente della Sovrana scomparsa nel 2022.
Tra i tanti episodi raccolti nel libro, uno spicca per ironia e umanità: quello che coinvolge l’ex primo ministro britannico David Cameron, ospite della famiglia reale nella tenuta di Balmoral, in Scozia. A raccontarlo è lo stesso Cameron, che si ritrovò protagonista – e inavvertitamente colpevole – di una gaffe dai risvolti esilaranti.
“Fui servito a tavola dal principe Filippo e da Sua Maestà la Regina, i quali successivamente sparecchiarono e iniziarono a lavare i piatti”, ricorda l’ex premier. “Io restai seduto a chiacchierare con gli altri ospiti, poi mi sembrò naturale dare una mano. Mi alzai, mi infilai i guanti e iniziai a lavare. E ricordo perfettamente cosa disse la regina: ‘Che diavolo sta facendo, primo ministro?’”.
Un rimprovero regale, ma con il sorriso, che riportò subito Cameron al suo posto. “Avevo infranto il protocollo”, ammette, “e così mi sono seduto di nuovo e ho fatto quello che mi era stato detto”.
Il racconto svela una routine semplice, quasi casalinga, in cui Elisabetta sembrava trovare piacere e normalità lontano dai riflettori. A Balmoral – residenza estiva e rifugio prediletto della Regina – le formalità cedevano spesso il passo a una quotidianità più rilassata. Lavare i piatti, con i guanti ovviamente, era un gesto che non solo spezzava il ritmo cerimoniale, ma rifletteva anche il senso pratico e il carattere discreto della sovrana.
In un’epoca in cui le figure pubbliche tendono a mantenere una distanza ben marcata dalla vita quotidiana, Elisabetta II si distingue ancora una volta per la sua straordinaria normalità. E, come testimoniano i racconti di chi ha avuto la fortuna di conoscerla da vicino, sapeva perfettamente quando un semplice gesto – come sciacquare un piatto – poteva diventare un atto di autenticità e umiltà.
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